I Giovani Democratici di Terre d’Argine attaccano la realizzazione del liceo Steam a Carpi, quale "ulteriore arretramento del pubblico a favore del privato". "L’apertura di questa scuola, ospitata nei locali del Tecnopolo Unimore, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi, rappresenta un ulteriore passo verso la svalutazione del patrimonio pubblico nel nostro Paese, dalla sanità all’istruzione – afferma Riccardo Martino, Segretario dei Gd di Terre d’Argine –. Carpi non ha bisogno di promuovere e aiutare la nascita di scuole d’élite per pochi e con rette da 6.000 euro l’anno, ma di un’istruzione pubblica di qualità che formi cittadini consapevoli e capaci di affrontare le sfide che il futuro offre". Prosegue Martino: "Siamo favorevoli agli investimenti nelle Steam, soprattutto se volti a promuovere una maggiore presenza femminile in questo ambito, ma riteniamo che ogni impegno debba prioritariamente rafforzare l’istruzione pubblica e progetti di formazione post-diploma come l’ITS. Ci chiediamo come Unimore e la Fondazione Cassa di Risparmio possano giustificare l’uso di spazi pubblici e pagati con soldi pubblici per favorire l’istruzione privata, specie quando il sistema pubblico carpigiano si trova in sofferenza, con classi sovraffollate e carenza di aule, problemi che non risolvono con scuole per pochi privilegiati (lo Steam a Bologna ha circa una ventina di studenti per anno)". In conclusione, l’auspicio dei Gd è che "almeno eventuali proventi che ne derivino siano reinvestiti nell’istruzione pubblica e che decisioni come queste vengano prese con il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche e dei rappresentanti del mondo scolastico locale".
Cronaca"Istruzione, no a istituti d’elitè"