Milena Soci
Cronaca

"Istituire lo psicologo di base". Raccolte oltre 6mila firme

Volt Emilia-Romagna raccoglie 6300 firme per istituire lo Psicologo di Base. Proposta presentata dai candidati Panini (Volt) e Franchini (lista civica) per garantire accesso alla salute mentale

Da sinistra Claudio Gambella (coordinatore campagna Psicologo di Base e membro di Volt); Marco Franchini (candidato lista 'Civici con de Pascale'); (Silvia Panini candidata lista Volt)

Da sinistra Claudio Gambella (coordinatore campagna Psicologo di Base e membro di Volt); Marco Franchini (candidato lista 'Civici con de Pascale'); (Silvia Panini candidata lista Volt)

Modena, 29 ottobre 2024  – Dopo sei mesi di iniziative in tutta la regione, Volt Emilia-Romagna raccoglie 6300 firme a sostegno della proposta di legge di iniziativa popolare volta all’istituzione dello Psicologo di Base.

A poche ore dalla consegna dei certificati elettorali in Regione, i candidati alle regionali nella circoscrizione di Modena Silvia Panini (Volt) e Marco Franchini (Civici, con De Pascale Presidente), hanno presentato i punti più importanti del progetto.

Fondato sui valori dell’uguaglianza, libertà e sostenibilità ambientale, Volt è un movimento paneuropeo formato prevalentemente da giovani che propone "un’Europa federale per superare le discriminazioni, le divisioni di genere e i retaggi ideologici".

La proposta di istituire lo Psicologo di Base, come riportano gli stessi candidati, nasce dalla necessità di rendere la salute mentale più accessibile a tutti i cittadini, senza lunghe attese o costi proibitivi, ma anche dalla volontà di creare uno spazio di prevenzione e continuità con il paziente.

"In Emilia-Romagna il servizio di supporto psicologico è ancora fortemente privatizzato, – dichiara Silvia Panini – essere una regione con più risorse delle altre non basta, è necessario garantire a tutti un completo supporto fisico e mentale. Al momento sono disponibili diversi servizi specifici come i Centri di Salute Mentale (Csm) dell’Ausl, gli Sportelli di ascolto riservati agli studenti o gli psicologi di Comunità: la nostra proposta, invece, mira all’introduzione di un professionista gratuito e disponibile a tutti i cittadini, quindi un servizio più capillare di prevenzione e primo screening del benessere mentale, che aiuti a normalizzare l’accesso a questi servizi e a non vederlo sempre e solo legato ad una patologia ma, proprio come il medico di medicina generale, anche legato al monitoraggio e alla prevenzione regolare nel tempo".

"La psicologia è già arrivata alla comunità, – prosegue Marco Franchini – come ha dimostrato il grande entusiasmo dei residenti durante questi sei mesi, ma la politica ha ancora bisogno di attività che promuovano e garantiscano il benessere di tutti e in ogni età.

Il nostro progetto è un imperativo morale, oltre che una proposta politica, e speriamo che la regione comprenda l’urgenza della nostra proposta".