’Io sono Cassandra’, il reading. La poesia entra al Sant’Anna

Torna in scena "Io sono Cassandra", il progetto del Teatro dei Venti con le detenute del Carcere Sant'Anna, che indaga sulla figura femminile di Cassandra attraverso racconti e visioni sul futuro. Lo spettacolo ci pone domande e ci invita a interpretare le risposte dell'oracolo e del nostro profondo.

’Io sono Cassandra’, il reading. La poesia entra al Sant’Anna

’Io sono Cassandra’, il reading. La poesia entra al Sant’Anna

Un’indagine sulla figura femminile di Cassandra dall’interno di un luogo per eccellenza marginale, attraverso un reading di racconti, visioni, voci sul futuro: torna in scena ‘Io sono Cassandra’, il progetto del Teatro dei Venti con le detenute del Carcere Sant’Anna, in programma stasera alle 18 e con repliche dal 5 all’8 febbraio solo per un pubblico autorizzato (per informazioni teatrodeiventi.it). I testi sono scritture originali della poetessa Azzurra D’Agostino, che firma anche la drammaturgia, nati a partire dal lavoro con le detenute attrici. "La lingua utilizzata – precisa l’autrice – è la poesia, che è sempre, in qualche modo, profezia". Sul palco Cassandra: la profetessa inascoltata, la straniera, la reietta, quella che gli altri evitano perché temono le sue parole. Lo spettacolo un reading che ci pone delle domande e permette di farne. Sapendo che la risposta dell’oracolo – e del nostro profondo – è sempre segno da interpretare.