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Investì un uomo, condannato l’autista del bus

Alla guida di una corriera un autista si è trovato coinvolto in un tragico incidente che ha portato alla morte...

Intervento dei sanitari del 118 (foto d’archivio)

Intervento dei sanitari del 118 (foto d’archivio)

Alla guida di una corriera un autista si è trovato coinvolto in un tragico incidente che ha portato alla morte di un uomo di 59 anni, poi deceduto in ospedale. Ieri al processo l’autista ha patteggiato la pena, ricevendo una condanna a un anno e quattro mesi di carcere. Il grave episodio era accaduto nel mese di gennaio dello scorso anno, precisamente in viale della Stazione, un luogo frequentato da molti pendolari e abitanti della zona.

La vittima, identificata come Gabriele Camellini, era un residente del distretto ceramico reggiano, ben noto nella comunità per la sua cordialità. Il tragico incidente si è verificato quando Camellini è stato colpito dal bus, un mezzo sostitutivo della linea ferroviaria Gigetto, mentre l’autista stava manovrando il veicolo in retromarcia. Purtroppo la tragedia è avvenuta nel piazzale antistante la stazione, in un momento di elevato affollamento, con molti utenti presenti a testimoniare la scena straziante.

Nonostante i soccorsi tempestivi dei sanitari del 118, che sono intervenuti in pochi minuti, il 59enne è deceduto poco dopo il suo arrivo all’ospedale di Baggiovara. I traumi riportati a causa dell’investimento da parte del mezzo pesante si sono rivelati fatali. Sul posto, gli agenti della polizia locale hanno prontamente effettuato i rilievi di rito, raccogliendo tutte le informazioni necessarie per chiarire la dinamica dell’incidente. Gli accertamenti condotti hanno confermato la responsabilità del conducente, che è stato indagato per omicidio stradale.

In un’intervista successiva all’incidente, l’autista, visibilmente sotto choc, ha spiegato che non si era accorto della presenza del pedone sulla strada. È importante notare che l’incidente si è verificato intorno alle 18, quando la visibilità a gennaio non è ottimale. La famiglia della vittima ha ricevuto un risarcimento integrale, una misura che ha portato la stessa famiglia a decidere di non costituirsi parte civile nel procedimento. L’imputato, ieri mattina è stato quindi condannato ad un anno e quattro mesi di carcere con la sospensione condizionale.

Valentina Reggiani