Intanto a Bologna, in centro storico si fa marcia indietro. Addio ai sacchi della spazzatura sotto i Portici Unesco. La decisione, attesa da tempo nel capoluogo, segna la fine della raccolta dei rifuti porta a porta per la plastica e la carta nel centro storico, con il ritorno (all’antico) dei cassonetti. La svolta del Comune partirà dal 12 luglio, mentre già dal 5 giugno Hera inizierà l’installazione dei cassonetti (senza carta Smeraldo), collocandone 563 (282 per la carta e 281 per la plastica). Accanto alla ’svolta’, anche un piano di pulizia straordinaria, con un investimento totale di 1,5 milioni di euro. Uno stanziamento che si aggiunge ai potenziamenti di altri servizi, come lo spazzino di quartiere (ce ne sono 65 attivi sette giorni su sette). Obiettivo, rendere la nostra città "più grande, più bella e più pulita", dice il sindaco Matteo Lepore. Il nuovo sistema, tra l’altro, "ci permetterà di migliorare ulteriormente la differenziata", già al 72,5%, dieci punti in più rispetto al 2022, segnalando di aver preparato una lettera per spiegare le novità a tutti i cittadini coinvolti. Per accompagnare i cittadini alla novità, verranno predisposti punti informativi per fornire assistenza nelle zone Irnerio, Marconi, Malpighi e Santo Stefano.
Non cambierà nulla, però, per attività commerciali e produttive che hanno un servizio di raccolta di carta e plastica dedicato: per loro il ritiro di questi rifiuti nelle giornate dedicate. I nuovi cassonetti, insomma, specifica l’amministrazione, riguarderanno solo le utenze domestiche del centro e le utenze non domestiche che non hanno servizi dedicati. Come anticipato, i nuovi cassonetti saranno ’liberi’, senza necessità di utilizzare la Carta Smeraldo.