Con Ignazio Abate (del quale è stato vice) ha portato la Primavera del Milan sino in finale di Youth League lanciando il baby talento Camarda ed è stato l’allenatore spagnolo più giovane ad ottenere una qualificazione in Copa del Rey, a 27 anni, sulla panchina del Pedroneras, club di terza serie iberica. Nella sua carriera, David Rodriguez, ha bruciato letteralmente le tappe e ha compiuto appena 32 anni. Il nuovo allenatore della Primavera ha fatto il suo esordio sabato nel derby con la Reggiana, sfortunato. Ma intende proseguire sulla scia intrapresa da Mandelli: "La stagione al Milan è stata emozionante, sono cresciuto tanto con l’esperienza in Europa e giocando ogni tre gioni - ha raccontato a "Futuro Gialloblù" - torno in Italia molto felice, ringrazio la famiglia Rivetti e tutte le persone che ho trovato al Modena, hanno un livello umano top. Quando abbiamo iniziato coi primi contatti, mi sono informato immediatamente sui ragazzi e ho guardato diverse partite. Io e Mandelli abbiamo la stessa idea di gioco, dovremo dare continuità al suo lavoro e migliorare attraverso i concetti che porterò, aiutando i giovani ad avvicinarsi al calcio di serie A e serie B. Come dico sempre, la vità è una e da piccolo ho iniziato per arrivare un giorno in Champions League e coi ragazzi ne abbiamo parlato, serve sognare in grande. Io metterò il mio per raggiungere degli obiettivi ma il primo deve essere lavorare al 100% ogni giorno, l’ambizione è massima ma non possiamo sbagliare la strada".
Nato a Valladolid, inizia ad allenare all’età di 19 e studia anche in Italia, nel 2015, presso il Vicenza di Pasquale Marino: "Dopo diverse esperienze in squadre dilettantistiche come primo, poi sono passato ai professionisti, ad Alcorco, al Getafe - ha continuato - fino alla Copa del Rey in un paese piccolo, ma è solo un dato, l’età è un dato. Sono una persona curiosa, mi piace migliorare ogni giorno e la fame fa la differenza. Le emozioni del passato ti preparano a nuove esperienze nel futuro. Ovviamente avrei voluto fare il calciatore, ma credo di essere una persona intelligente e mi sono accorto di avere capacità di gestione nel gruppo, avevo l’idea di allenare e ho iniziato presto. I miei punti di riferimento? Il migliore è Guardiola. Ho vissuto il 2009 con quel Barcellona.. Ho visto e conosciuto Roberto De Zerbi, per me è un riferimento chiaro. Ho studiato tanto Gasperini, adesso Arteta e Unai Emery in Premier". In ultimo, il rapporto con Abate: "Mi ha dato una opportunità e lo ringrazierò sempre - ha concluso Rodriguez - sarà un allenatore forte, ho imparato tanto e mi sono trovato benissimo. Spero che la Ternana, con lui possa raggiungere la serie B".
Alessandro Troncone