ALBERTO GRECO
Cronaca

Inondazioni flagello dell’agricoltura, l’azienda: "Persi 30 quintali di fragole e 4mila carciofi"

Il maltempo colpisce le aziende agricole di Modena: danni alle serre di fragole e ai campi di carciofi, frane in montagna. Richiesta di aiuti alle istituzioni

Inondazioni flagello dell’agricoltura, l’azienda:: "Persi 30 quintali di fragole e 4mila carciofi"

Mattia Frigieri, titolare dell’azienda

Modena, 23 ottobre 2024 – Il maltempo che si è abbattuto tra sabato e domenica sulla provincia di Modena ha lasciato conseguenze anche in alcune realtà agricole. "Fortunatamente – segnala Coldiretti – si tratta di una situazione a macchia di leopardo". Niente se paragonato alle precipitazioni e intemperie primaverili che hanno minacciato i raccolti di tanta parte della Bassa. "Non cose eclatanti" fa sapere Francesco Schiavi, presidente Confagricoltura. I casi più sfortunati denunciati a Castelnuovo nell’Azienda Agricola Frigieri dove sono state sommerse le serre per la coltivazione delle fragole, mentre i carciofi in pieno campo sono stati travolti dalla furia dell’acqua. "Praticamente – racconta Mattia Frigieri, un 28enne che conduce l’azienda, passata di proprietà dal padre nel 2016, insieme alla sorella – è successo che a San Lorenzo, la nostra frazione, è esondato il canale San Pietro, che ha invaso completamente le serre di fragole, inondandole d’acqua, acqua che ha sommerso e strappato anche i carciofi che avevamo seminato circa un mese e mezzo. Per i carciofi dovremo riseminare e così sarà anche per le fragole. Il danno ammonta a una trentina di quintali di fragole e un migliaio di piante di carciofi, vale a dire più di 3-4mila carciofi, persi".

Se la pianura ha sofferto per fenomeni di inondazione, in montagna i timori sono legati alla ricomparsa di frane. Tra i casi più evidenti quello dell’Azienda zootecnica Lavacchielli a Gaiato di Pavullo, dove si è staccata una frana di 5 ettari che ha reso inagibili i campi e che avrà bisogno di consistenti lavori di ripristino con conseguenti aggravi economici. "Causa questo maltempo e l’insistenza delle piogge – racconta Ermanno Lavacchielli che con la famiglia, la moglie, la sorella, il figlio e la nipote conduce l’attività di produzione del parmigiano-reggiano – i terreni, trovandosi in una zona argillosa di montagna, sono soggetti a smottamenti. Tutti gli anni dobbiamo intervenire per correre ai ripari, ma questa volta il danno è stato davvero severo. Si parla di circa 5 ettari di campi che stanno scivolando via e scendono verso valle. Più o meno si tratta di un fronte largo 150-200 metri e di una lunghezza di circa 600 metri, coltivato a erba medica, che è avanzato di una cinquantina di metri e ora si trova distante duecento metri dai fabbricati dove sono ricoverati gli animali, 550 capi bovini e 700 suini". "Dinanzi a una situazione sempre più grave – è il commento Coldiretti Modena – chiediamo alle istituzioni l’erogazione rapida di aiuti".

Intanto la Regione ha firmato e inviato alla presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta dello stato di emergenza: per dare avvio e copertura ai primi interventi urgenti è stato chiesto un primo stanziamento di 50 milioni di euro.