EMANUELA ZANASI
Cronaca

Incubo stragi della strada. Croci per ricordare i morti: "Dobbiamo tutti riflettere"

’Spoon River’ in piazza Grande con l’associazione familiari delle vittime "La prima causa di incidenti è la distrazione: troppi al cellulare mentre guidano"

Incubo stragi della strada. Croci per ricordare i morti: "Dobbiamo tutti riflettere"

’Spoon River’ in piazza Grande con l’associazione familiari delle vittime

Modena, 18 novembre 2024 – Una distesa di mille croci di legno, le foto con i volti sorridenti, i loro nomi scanditi dall’altoparlante e le lacrime di chi li ricorda. Una "Spoon River" dell’asfalto per ricordare chi ha perso la vita in un incidente ieri nella Giornata internazionale delle vittime della strada. Ad organizzarla in piazza Grande Maria Assunta Partesotti e Franco Piacentini che da sempre, attraverso l’associazione familiari vittime della strada di Modena, combattono una battaglia per sensibilizzare sull’eduzione ad una guida sicura e consapevole. Entrambi genitori di ragazzi morti in incidenti stradali insistono sulla pericolosità di alcuni comportamenti. Se alta velocità, alcol, droga, insufficienti infrastrutture stradali sono elementi determinanti, la prima causa di incidenti è la distrazione. "La distrazione significa prima di tutto guida al cellulare – spiega Partesotti – l’avvento dei social e della messaggistica istantanea ha prodotto delle stragi perché si distoglie completamente lo sguardo, l’attenzione dalla guida e le mani non sono più sul volante; sono abitudini assolutamente da evitare. Noi ci siamo, ci saremo sempre a portare avanti questo messaggio, queste che vedete sono croci che purtroppo rappresentano anche i nostri figli, hanno un valore personale per ognuno di noi ma devono servire per riflettere". Quest’anno ha voluto essere a Modena anche Anna Barbieri responsabile della sede ferrarese dell’associazione, che perse il marito in un incidente a causa di un altro automobilista ubriaco. "Mio marito era irlandese, di Dublino, era molto prudente perché era stato educato a non bere se si guida – racconta tra le lacrime a distanza di 18 anni – era il 14 marzo 2007, era andato ad Ostellato per delle lezioni di inglese in una fabbrica. Erano le 19, la visibilità ottima, aveva aveva appena imboccato la superstrada per tornare a Ferrara quando un Mercedes è arrivato a velocità folle e l’ha tamponato; la sua auto è finita un canale di scolo. All’arrivo del 118 non c’era più nulla da fare. Questo criminale è stato portato in ospedale dove gli hanno trovato un tasso alcolemico più di sei volte superiore al consentito". L’iniziativa è proseguita per tutta la giornata. Alle 16 un momento significativo nella sala di rappresentanza del Municipio dove l’associazione familiari vittime della strada ha incontrato il sindaco Mezzetti e gli esponenti di diverse comunità religiose della città.