REDAZIONE MODENA

"Inclusione, servono azioni"

Il Papa Francesco esorta all'integrazione e all'aiuto ai più deboli al Festival della Migrazione a Modena. Autorità locali e religiose discutono di leggi sulla cittadinanza e sicurezza sociale.

"Sua Santità esorta a perseverare nelle finalità di codesto Sodalizio ispirandovi ai significativi valori dell’integrazione, dell’inclusione e dell’aiuto ai più deboli e rammenta che l’incontro con il migrante, come con ogni fratello e sorella che è nel bisogno, è anche incontro con Cristo ed è un’occasione carica di salvezza, perché nella sorella o nel fratello bisognoso del nostro aiuto è presente Gesù. In questo senso, i poveri ci salvano, perché ci permettono di incontrare il volto del Signore".

È questa la parte più significativa del messaggio che Papa Francesco, tramite la Santa Sede, ha fatto pervenire agli organizzatori del Festival della Migrazione, giunto alla sua nona edizione. Il saluto è stato letto durante l’apertura ufficiale a Modena.

Il portavoce Edoardo Patriarca, ha tratteggiato le direttrici principali: "La legge sulla cittadinanza va cambiata – ha sottolineato – è una legge del 1992, un’altra epoca. Occorre una legge che permetta un accesso legale, certamente sicuro, controllato, ma legale. Sono gli stessi imprenditori a chiederlo. In questi giorni parleremo di Europa, di piano Mattei, di saper fare passi insieme tra il nostro continente e l’Africa. Va riconosciuto il diritto alla mobilità, non solo di merce e capitali ma anche delle persone".

Il Sindaco Mezzetti, invece, ha sottolineato come "non occorrano ricette semplificatorie, questo festival cerca risposte più serie e per questo rappresenta un’occasione preziosa. Non si può affrontare il tema come fosse un’emergenza, non lo è più da 40 anni, è indispensabile cercare risposte serie anche sulle sicurezze, al plurale. Non a caso noi parliamo di sicurezze e inclusione sociale insieme, perché c’è un aspetto sociologico, non solo delinquenziale che va affrontato con le armi giuste".

L’arcivescovo di Modena-Nonantola e vescovo di Carpi, mons. Erio Castellucci, ha chiosato: "L’Africa è ricca di umanità, di esperienze, di giovani. È impensabile costruire dei muri. Il futuro sarà di chi genera. C’è un nemico che sia chiama paura, che viene seminato appositamente anche in occasione di confronti elettorali, perché la paura entra nella pancia delle persone. Il nemico della paura non è il coraggio, ma il buon senso. Il senso del futuro".

Domani, sempre in occasione del festival, si terrà un incontro con l’ex capo della Polizia e attuale consulente del Comune di Milano su sicurezza e coesione sociale Franco Gabrielli e con Alessandra Camporota, assessora del Comune di Modena a sicurezza e coesione sociale.