Incidenti mortali, scatta l’allarme . Oltre venti vittime da inizio anno: "Distrazione tra le prime cause"

I dati dell’Osservatorio regionale: in sei mesi sono 155 le persone rimaste ferite nella nostra provincia . Il presidente Mauro Sorbi: "Necessario aumentare i controlli sulle strade. Bisogna invertire la rotta".

Incidenti mortali, scatta l’allarme . Oltre venti vittime da inizio anno: "Distrazione tra le prime cause"

I dati dell’Osservatorio regionale: in sei mesi sono 155 le persone rimaste ferite nella nostra provincia . Il presidente Mauro Sorbi: "Necessario aumentare i controlli sulle strade. Bisogna invertire la rotta".

di Giorgia De Cupertinis

Sono numeri preoccupanti, impressi nero su bianco. Numeri che disegnano – ancora oggi – un quadro a tinte fosche nella nostra provincia, seconda in regione per incidenti mortali.

Cifre sì, ma che celano dietro sé nomi, storie, vite, cuori che hanno smesso di battere. Vite spezzate sull’asfalto, molte dei quali interrotte nel fiore degli anni: soltanto lo scorso martedì, a morire a poche ore di distanza, sono stati due giovanissimi, Mattia Spigato e Andi Vani, coinvolti in due differenti schianti e deceduti giorni dopo in ospedale. La fotografia ‘scattata’ dall’Osservatorio regionale sulla sicurezza stradale, infatti, conferma uno scenario drammatico e straziante: da inizio anno, fino allo scorso 24 luglio, nella nostra provincia venti persone hanno perso la vita a causa di un incidente stradale, a cui si aggiungono ora le ultime due tragedie avvenute a poche ore di distanza. Sei automobilisti, un autista di un mezzo pesante, sei motociclisti, un ciclista, cinque pedoni e un passeggero di autobus. Diciotto uomini, due donne.

E il 30% di queste tragedie - un dato significativo - è avvenuto per uscita autonoma di strada. Se si volta lo sguardo allo scorso anno, lo scenario - stando ai numeri - è pressoché identico: erano 23 i decessi nello stesso lasso di tempo del 2023.

"La distrazione è una delle prime cause – afferma il presidente Mauro Sorbi – soprattutto nei tragitti che siamo soliti percorrere quotidianamente. Non fermarsi a un semaforo rosso, comportamento purtroppo ricorrente, è uno degli esempi più eclatanti di come la distrazione alla guida porti la mente da tutt’altra parte, senza vedere né ostacoli né pericoli. Ma questo rappresenta un rischio enorme". Inoltre, "i controlli in strada non sono sufficienti, mancano unità e questo si trasforma in un problema enorme per la sicurezza stradale. Servono dunque stratagemmi, soluzioni che possano riuscire a mantenere alta l’attenzione dei cittadini mentre si trovano alla guida, senza però dimenticare che i controlli delle forze dell’ordine dovrebbero essere lo strumento primario: purtroppo negli anni sono calati molto, ma sarebbe necessario pianificarli con grande attenzione, soprattutto nel periodo estivo". Sono ricorrenti, inoltre, anche le infrazioni per guida in stato d’ebbrezza "ma a differenza di quanto si possa pensare, l’alcol non rappresenta un problema soltanto per i giovani, ma anche per molti over".

I dati rimangono preoccupanti anche quando si parla dei feriti, che risultano essere - fino allo scorso 24 luglio - 1165 sul territorio regionale: 792 automobilisti (68%) 150 motociclisti (13%) 85 ciclisti (7%) 69 pedoni (6%) 49 autisti di mezzi pesanti (4%) 20 altri utenti (2%). Anche in questa triste classifica, la provincia di Modena mostra alcuni dei numeri più preoccupanti: 155 feriti in poco più di sei mesi, di cui la maggior parte (108) automobilsti.