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Incidente Modena A1. "Luigi Visconti lavorava con noi da sei anni"

Parla Pierpaolo Salvarani (presidente Opus Civium): il 39enne era dipendente di Asp

Luigi Visconti

Luigi Visconti

Modena, 21 maggio 2019 - Luigi Visconti, il trentanovenne morto sabato notte in A1, travolto da un’auto dopo essersi schiantato a bordo della sua Bmw (foto), da anni lavorava per l’Asp a Castelnovo Sotto (Reggio Emilia), come assistente socio sanitario.

«Luigi lo conoscevo, come tutti coloro che lavorano per Asp – spiega Pierpaolo Salvarani, presidente di Asp Opus Civium, l’azienda di servizi alla persona che si occupa di aiutare gli anziani –. Era un operatore socio sanitario e quindi la sua funzione, così come il suo profilo professionale, era quello di occuparsi di assistenza agli anziani, in questo caso. Era un dipendente di Asp dal marzo 2013. Dal 2018 rivestiva funzioni di collaboratore amministrativo nell’Ufficio Scuola di Castelnovo Sotto, in gestione, tramite contratto di servizio col Comune di Castelnovo Sotto, ad Asp Opus Civium».

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Un'esperienza lunga, quindi, quella di Luigi al servizio di Asp. La sua morte ha scosso tutti, così come il video pubblicato su Facebook, in cui con l’amico Fausto Dal Moro, trentaseienne residente a Correggio, – morto anche lui travolto da un’auto dopo l’incidente – sfrecciava a 200 chilometri orari in A1 a bordo della sua Bmw.

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«Sul lavoro Luigi era un ragazzo normale, come tanti che fanno il suo mestiere e che svolgono un lavoro difficile come quello dell’operatore socio sanitario – prosegue Salvarani –. Dopo questa vicenda non possiamo fare altro che stringerci intorno alla sua famiglia, per questo lutto che l’ha colpita. Parliamo di un momento sicuramente tormentato».

Quando gli viene chiesto del video postato su Facebook poco prima dell’incidente, Salvarani preferisce non commentare, per non mischiare quanto accaduto, con il lavoro che Luigi svolgeva per Asp. «Quando ho saputo dell’incidente ho pensato fosse una tragedia, ho pensato al fatto che stessimo parlando della morte di una persona giovane», conclude il presidente di Asp Opus Civium.