
Rogo scoppiato in cucina al 5° piano di via Morselli a Carpi. Il padre: "Paura terribile, ho sfidato le fiamme". Sul posto due squadre dei vigili del fuoco. Il sindacato: "Per fortuna stavolta c’era l’autoscala" .
Paura sabato notte per una famiglia che abita in un palazzo di via Morselli a Carpi, zona Cibeno. Erano circa le 2 quando nell’appartamento al quinto piano è divampato un violento incendio. In quel momento il padre, la madre e i tre bambini di 10, 8 e un anno e mezzo stavano dormendo. La prima ad accorgersi che stava succedendo qualcosa è stata la donna: ha sentito dei rumori, pensava fosse il loro cagnolino, ma quando si è alzata si è trovata davanti la cucina avvolta dalle fiamme.
Sul posto sono arrivate due squadre dei vigili del fuoco, quella da Carpi con due mezzi, autoscala e autopompa, con cinque unità, e, in supporto, da San Felice, con l’autopompa e cinque unità, oltre al funzionario di guardia. "La paura è stata tanta – racconta il padre ancora sotto shock -. Stavamo tutti dormendo, ho provato a spegnere le fiamme con l’acqua ma non c’era nulla da fare. Abbiamo svegliato i bambini: i due più grandi si sono subito rifugiati in balcone, mentre mia moglie è andata a prendere la piccola nel lettino. Siamo rimasti lì in attesa dei soccorsi".
I pompieri del distaccamento di Carpi, sul luogo, hanno fatto scendere e messo in sicurezza i tre figli, e dopo la madre. "Io sono rimasto sul balcone, e con un vigile del fuoco ho poi aperto la porta di casa da fuori, sfidando le fiamme", prosegue il padre. Dopo aver messo in salvo la famiglia, i pompieri hanno domato il rogo ma del soggiorno–cucina ne è rimasto ben poco, le fiamme infatti hanno divorato tutto, tra elettrodomestici e arredo. Peraltro, l’intervento tempestivo dei vigili del fuoco ha evitato che il fuoco si propagasse anche alle altre stanze che hanno comunque subito i danni dal fumo acre che ha invaso l’abitazione.
Sulle cause del rogo sono ora in corso accertamenti. La famiglia, che si preparava alle feste natalizie, dovrà ora trovare ospitalità da parenti o amici. "Per fortuna questa volta Carpi aveva in dotazione l’autoscala che ha permesso di mettere in salvo la famiglia in tempi rapidi senza dovere attendere l’arrivo di quella da Modena – affermano dal sindacato Cgil Vigili del fuoco Emilia-Romagna –. Rientrata un mese fa, era poi già stata spostata altrove. Dopo una revisione in officina, è tornata giovedì a Carpi… giusto in tempo. Le unità in servizio però in servizio erano cinque, e non le previste sette (per assenze e malattie dell’ultimo momento) ma grazie alla professionalità dei pompieri si è riuscito a portare a termine l’operazione di salvataggio".
Maria Silvia Cabri