
Le scuole medie ‘Ruini’ di Sassuolo e ‘Montecuccoli’ di Pavullo dicono stop al bullismo con un nuovo progetto finanziato dal bando adolescenti della Regione Emilia-Romagna. Si chiama ‘MaBasta al bullisimo’ e nasce dalla collaborazione avviata due anni fa tra l’associazione sportiva sassolese ‘Fuori Campo 11 Asd’ e la onlus pugliese ‘MaBasta’. Obiettivo del progetto è debellare bullismo e cyberbullismo da quante più classi possibili dei due istituti. In quale maniera? Puntando sulle attività sportive: un linguaggio - quello dello sport - "capace di accompagnare i ragazzi in questo percorso e sensibilizzarli su questa tematica - sottolinea la presidente di Fuori Campo 11, Barbara Fontanesi –. Partiremo tra l’8 e il 10 novembre con la presentazione del progetto alle classi (14 delle Ruini e 17 delle Montecuccoli, ndr), che durerà fino a maggio. All’inizio del percorso, faremo compilare ai ragazzi un test anonimo per capire quanto siano a conoscenza del fenomeno e quale percezione abbiano della parola ‘bullismo’. Poi procederemo con azioni per responsabilizzare i ragazzi: in ogni classe, verrà nominato un ‘bullizziotto’, ovvero un alunno con il compito di notare e segnalare eventuali atteggiamenti a rischio".
In parallelo, sarà installata a scuola o in ogni aula una ‘bullibox’, cioè una scatola dove chiunque, anche in anonimo, potrà imbucare segnalazioni su eventuali comportamenti scorretti all’interno dell’ambiente scolastico. A quel punto sarà il docente - scelto dai ragazzi come referente - a farsi carico della questione, verificandone la veridicità ed, eventualmente, prendere provvedimenti. Per i più tecnologici sarà aperta anche una bullibox virtuale: scrivendo ad un’indirizzo mail, sarà ancora più semplice segnalare eventuali situazioni di disagio; in tal caso, la segnalazione sarà inoltrata al personale responsabile della scuola o agli esperti (polizia postale, psicologi).
Nel corso dell’anno, verranno coinvolti alcuni atleti professionisti e campioni dello sport "all’interno di una delle partite più importanti dei nostri ragazzi", mentre alla fine del percorso, per ottenere l’attestato di certificazione di ‘classe debullizzata’, ad ogni studente sarà chiesto di compilare un modulo firmato nel quale si testimonia la totale assenza del fenomeno. L’idea di fondare nel 2016 la start-up ‘MaBasta’ arriva da alcuni studenti dell’istituto Galilei Costa Scarambone di Lecce e oggi, per la prima volta, fa tappa anche nel territorio modenese. Uno degli adolescenti promotori, Mirko Cazzato, si è di recente aggiudicato uno dei 50 posti in finale per il Global Student Prize: l’equivalente del premio Nobel per gli studenti. Guidati dal professor Daniele Manni (primo italiano ad aver vinto il Global Teacher Award), gli studenti leccesi hanno fondato un movimento per fermare il dilagare di bullismo e cyberbullismo già dalle scuole medie.
Riccardo Pugliese