GIULIANO PASQUESI
Cronaca

"In caso di incidenti, la montagna è scoperta"

Riolunato, dopo il sinistro in cui è intervenuto l’elisoccorso dalla Toscana, il comitato dei cittadini chiede un ’team di emergenza’

"In caso di incidenti, la montagna è scoperta"

Un’ambulanza durante un soccorso a seguito di un incidente (foto di repertorio)

Riolunato, 29 agosto 2024 – Sempre più pressanti le richieste nell’alto Frignano della presenza del medico nel team di emergenza-urgenza. "E’ l’equipe di un mezzo di soccorso avanzato via gomma con autista soccorritore, Infermiere del 118 e medico del 118 in loco a fare la differenza in un’emergenza-urgenza, come ad esempio nell’incidente stradale occorso l’altro ieri tra il comune di Pievepelago e Riolunato". Maria Cristina Bettini del comitato Salviamo l’ospedale di Pavullo, spiega la situazione: "Per questo incidente è dovuto intervenire l’elisoccorso dalla Toscana, essendo quelli emiliani impegnati in altri interventi concomitanti. Quello che ha però evidenziato la fragilità dell’attuale programmazione del 118 nell’Alto Frignano (Fiumalbo-Pievepelago-Riolunato) è che su un Codice Rosso si dovrà contare solo sul rendez-vous con l’unica automedica presente nell’intero Frignano, dato che dal prossimo settembre non si potrà più usufruire in casi simili della Guardia Medica di continuità assistenziale o del medico di famiglia". "Nella serata del ventuno agosto scorso -prosegue Bettini- organizzai sul tema un pubblico incontro a Riolunato, in collaborazione con medici del 118 del Snami, il sindacato nazionale autonomo Medici Italiani dell’Emilia Romagna, il cui presidente regionale Roberto Pieralli medico emergenza urgenza era tra i relatori. In tale occasione fu posto il forte accento proprio sul caso della ‘stabilizzazione del paziente in loco’ che deve avvenire da parte di una equipe di professionisti. Va quindi ribadito che l’alto Frignano, proprio per i tempi di percorrenza verso i centri sanitari HUB, non può contare sui soli infermieri 118 e volontari. L’incidente di Riolunato non ha avuto gravi conseguenze, ma deve essere un’avvisaglia di quello che sta per accadere se non si corregge la nuova organizzazione del servizio d’urgenza." Sono forti infatti le preoccupazioni dei cittadini di questa zona sulla nuova riorganizzazione del servizio sanitari, tra cui quello di emergenza-urgenza che sino allo scorso marzo si basava sui dottori di Medicina Generale e sulla Guardia medica notturna e festiva, sul cui ripristino totale è in corso anche una raccolta firme. Bettini segnala poi con preoccupazione "che dal 2025 la mole di lavoro già difficile per i medici di base nel nostro territorio sarà ulteriormente aggravata con l’istituzione del ‘Ruolo Unico’. Il contratto Nazione ha fuso in unica figura i medici di base con la guardia di continuità assistenziale (ex guardia medica) obbligando i primi ad assistere i propri pazienti e a fare turni notturni e festivi. I cittadini -conclude- della montagna devono avere gli stessi diritti del capoluogo".