VALENTINA REGGIANI
Cronaca

In carcere due ladri seriali. Accusati di 19 furti nelle case. Bottino per oltre 400mila euro

L’indagine della squadra mobile insieme alla polizia locale ha ricostruito l’attività criminosa: rubati soldi e orologi

In carcere due ladri seriali. Accusati di 19 furti nelle case. Bottino per oltre 400mila euro

Refurtiva e arnesi che la squadra mobile della Questura ha sequestrato alla banda

Non si facevano scrupoli ad entrare nelle abitazioni neppure quando all’interno c’erano i proprietari. Con flessibili e altri arnesi, una volta dentro ripulivano le stanze di ogni oggetto di valore ma, in particolare, monili e contanti. Grazie ad una minuziosa indagine condotta dalla squadra mobile – diretta da Mario Paternoster – insieme alla polizia locale due professionisti del crimine sono finiti in manette. Si tratta di due albanesi di 37 e 40 anni già noti alle forze dell’ordine per gli stessi reati: uno residente a Modena e il secondo, clandestino, rintracciato nel reggiano, a Rubiera. I due sono già in carcere dal 9 novembre scorso, quando è stata emessa nei loro confronti l’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal giudice Pini Bentivoglio su richiesta del pm Amara. La coppia di ladri è stata ritenuta responsabile di almeno 19 tra furti consumati e tentati nelle abitazioni di svariati comuni tra il 29 ottobre e il 5 novembre: 14 tra Modena, Sassuolo, Formigine, Carpi, Bomporto, Solara, Campogalliano e quattro nella provincia di Reggio Emilia. Uno dei colpi è stato invece commesso a Bologna. In base a quanto emerso dalle indagini i due, utilizzando una vettura intestata a prestanome, erano soliti, tra le 17 e le 22, introdursi all’interno di abitazioni (nonostante la presenza degli ignari proprietari) attraverso l’utilizzo di strumenti ed arnesi necessari per rimuovere o barriere esterne o per scardinare casseforti al fine di sottrarre principalmente, monili in oro, orologi e soldi in contanti. L’attività d’indagine ha permesso di stimare il valore della refurtiva in circa 400 mila euro. E’ stato proprio grazie all’intuito dei poliziotti che sono stati individuati i responsabili: gli agenti hanno notato infatti la stessa auto bianca negli orari, nei giorni e nelle zone dove si erano appena consumati i furti. "I due indagati erano stanziali sul territorio – ha sottolineato il dirigente Paternoster – la prosecuzione delle indagini ha portato a scoprire tre nuovi colpi. L’attività è stata caratterizzata da tanti servizi di osservazione e svolta in modo encomiabile dai colleghi della mobile e della polizia locale".

Le perquisizioni hanno permesso di rinvenire parte della refurtiva che tuttora è in corso di quantificazione e di inventario al fine di risalire ai legittimi proprietari. Uno dei due indagati è risultato anche destinatario di un ordine di esecuzione per una pena detentiva di un anno e un mese per lesioni. Nei prossimi giorni sul sito della polizia locale saranno pubblicate le foto della refurtiva, al fine di individuare i proprietari.

I cittadini vittime di furti potranno quindi consultare il sito al fine di verificare l’eventuale proprietà dei gioielli sottratti durante i numerosi colpi. I due ladri sono ora rinchiusi in carcere.