Imprenditore arrestato per mafia: "Contratto già rescisso con la ditta"

Il sindaco: "Sin da subito evidenti problematiche perchè il cantiere non procedeva".

Imprenditore arrestato per mafia: "Contratto già rescisso con la ditta"

Imprenditore arrestato per mafia: "Contratto già rescisso con la ditta"

I tentacoli di Cosa Nostra erano arrivati anche nel nostro Appennino. Il clan mafioso dei "Barcellonesi", infatti, aveva cercato di mettere le mani anche sull’appalto relativo alla riqualificazione di un campo sportivo a Zocca. L’amministrazione, però, si è resa conto che qualcosa non andava e ha rescisso il contratto ancor prima che scoppiasse lo scandalo. Ora il retroscena che emerge dall’indagine condotta dalla Dda di Milano e portata avanti dal Gico della Finanza, che ha messo in luce i tentativi di Cosa Nostra, attraverso i propri referenti, di infilarsi negli appalti per importanti opere pubbliche e fondi del Pnrr.

In carcere sono finiti gli imprenditori Francesco Scirocco e Giovanni Bontempo, legati al clan mafioso dei "Barcellonesi", accusati di intestazione fittizia aggravata dall’aver agevolato Cosa Nostra appunto, aggiudicandosi appalti per milioni di euro.

"Apprendiamo da un’agenzia di stampa della misura cautelare, tra gli altri, nei confronti del titolare dell’impresa che si era aggiudicata circa 2 anni fa l’appalto per la riqualificazione del campo sportivo di Zocca – conferma il sindaco Federico Ropa – Non siamo a conoscenza delle circostanze di questa inchiesta, quello che è certo è che, viste le evidenti problematiche manifestatesi sin dall’inizio di questa opera pubblica (il cantiere non procedeva) con questa impresa che aveva regolarmente vinto l’appalto, l’Amministrazione Comunale di Zocca, unitamente alla Direzione Lavori, sentita l’Avvocatura della Provincia, alcuni mesi fa ha avviato l’iter per la rescissione del contratto, iter che è stato concluso con successo.

Per questo, mantenendo gli obiettivi del progetto approvato e il piano finanziario esistente, stiamo completando la procedura per l’affidamento (e quindi il completamento) dell’opera con una nuova impresa. Seguiamo con attenzione l’evoluzione di questa brutta vicenda".