
Immigrazione, arrivi triplicati "Profughi, la pressione c’è Ma non si parli di emergenza"
di Valentina Reggiani
Sono triplicati anche a Modena negli ultimi mesi gli arrivi di stranieri richiedenti asilo. Il trend modenese rispecchia quindi quello nazionale: l’Italia risulta infatti il primo paese d’arrivo di rifugiati e migranti in Europa: Gli sbarchi massicci degli ultimi giorni portano il totale dell’anno a 20.017 arrivi, più del triplo di quelli registrati nello stesso periodo dello scorso anno. A confermare come gli ‘arrivi’ siano ripresi, soprattutto dalla Tunisia è Giorgio Dell’Amico, della Cooperativa Caleidos.
"Rispetto allo scorso anno si assiste ad una ripresa degli sbarchi – afferma – che sono almeno dieci volte in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e ovviamente ‘la pressione’ la sentiamo anche a Modena. Contestualmente, però, ci sono stranieri che escono dai progetti di accoglienza quindi non si può parlare di allarme. Possiamo affermare – sottolinea – che gli arrivi sono in ripresa rispetto in particolare allo scorso anno, con numeri alti ma mai come quelli a cui eravamo ‘abituati’ nel 20152016. Per quanto ci riguarda, stiamo gestendo gruppi in arrivo composti da circa venti profughi alla volta. Tra questi ci sono giovani provenienti anche da Burkina Faso, Guinea, Gambia. Oggi e ieri, ad esempio, ne abbiamo presi in carico 12 ma dipende dai momenti: non c’è una regola per quanto riguarda i ‘numeri’. La prima sistemazione – continua Dell’Amico – è sempre nei centri di prima accoglienza, ovvero negli anni hotel. Via via vengono poi sistemati negli appartamenti".
Dell’Amico fa presente come gli arrivi siano mensili. "Con gli ultimi arrivi noi abbiamo accolto in tutto 216 profughi: teniamo presente che in passato ne abbiamo gestiti 1200, quindi i numeri sono comunque di gran lunga inferiori. La nostra disponibilità attuale è per un massimo di 228 richiedenti asilo. In ogni caso – sottolinea ancora – non si può parlare di allerta ma di una maggior frequenza negli arrivi. Ovviamente, se i numeri saliranno, sarà la Prefettura a decidere come ‘muoversi’ . Sicuramente non eravamo più abituati a questo movimento, quello si. Per quanto riguarda le ‘dinamiche’ degli sbarchi e dell’immigrazione, i richiedenti non arrivano più in massa dalla Libia ma dalla Tunisia: e’ cambiata la rotta e non a caso la Meloni si è recata in questi giorni in Tunisia proprio per bloccare gli arrivi". Per quanto riguarda i richiedenti asilo - a livello nazionale lo scorso anno il 53% delle richieste si chiuso con un diniego.