EUGENIO TANGERINI
Cronaca

Illuminazione pubblica . Corsa contro il tempo per la gara su chi gestirà i 30mila lampioni

L’assessore Zanca ieri ha presentato alle commissioni consiliari gli indirizzi della procedura. Tar e Consiglio di Stato hanno bocciato l’affidamento del servizio a Hera Luce. Serve un nuovo bando .

Illuminazione pubblica . Corsa contro il tempo per la gara su chi gestirà i 30mila lampioni

L’assessore Zanca ieri ha presentato alle commissioni consiliari gli indirizzi della procedura. Tar e Consiglio di Stato hanno bocciato l’affidamento del servizio a Hera Luce. Serve un nuovo bando .

Arriva all’atto finale, dopo aver causato molti grattacapi al Comune negli ultimi anni, la telenovela sulla gestione degli oltre 30 mila lampioni che illuminano le strade cittadine. Ieri pomeriggio l’assessore Paolo Zanca (nella foto) ha presentato alle commissioni consiliari Seta e risorse gli indirizzi di una delibera che avvia la procedura per indire, con ogni probabilità all’inizio del prossimo anno, una gara per l’affidamento del servizio di illuminazione pubblica.

Mossa obbligata, questa, dopo che due sentenze del Tar di Bologna e del Consiglio di Stato (su ricorso di aziende concorrenti) hanno dichiarato nulle, nel gennaio e luglio 2023, le delibere con cui il servizio è stato affidato a Hera luce. Il tribunale amministrativo ha poi rincarato la dose con una ordinanza del marzo scorso, invitando il Comune a presentare entro ottobre una relazione sullo stato del procedimento in vista della gara e a far stimare il valore della rete di illuminazione (se ne occupa Nomisma). La nuova giunta, insomma, è alle prese con un problema scottante da risolvere in fretta.

Tutto questo accade perché i giudici hanno fatto decadere una convenzione ormai trentennale, ritenendo che non rispetti le norme sulla libera concorrenza. L’affidamento originario risale addirittura al ’97 e fu attributo con scadenza 2027 a Meta, che era una società ’in house’, cioè costituita da uno o più enti locali per fornire servizi pubblici. Da allora sono cambiate molte cose, una in particolare: nel 2007 Meta è stata incorporata da Hera, una società di diversa natura quotata in Borsa, che ha ereditato i successivi contratti. Senonché un decreto del 2012 vieta l’affidamento diretto di servizi con procedure non conformi alle norme europee, fissando termini precisi per la cessazione dei contratti prorogati. In altre parole, sarebbe stato necessario indire una gara.

Di qui l’annullamento delle delibere che nel 2014 e nel 2022 hanno assegnato la gestione dei lampioni a Hera luce. Il Comune e la multiutility hanno fatto ricorso, ma il Consiglio di Stato ha confermato la pronuncia del Tar. Nel frattempo, in attesa della nuova gara, il servizio è ancora svolto in via provvisoria da Hera luce. "L’unico soggetto – ha spiegato a suo tempo l’amministrazione – in grado di garantire la continuità dell’attività, anche perché proprietario di buona parte degli impianti".

Due anni fa è partito il progetto ’Modena full led’ per rinnovare l’illuminazione pubblica. L’operazione è in gran parte completata e l’investimento complessivo è di 7 milioni a carico di Hera luce, che in base al contratto di servizio dovrebbe rientrare dei costi sostenuti grazie alla riduzione della spesa energetica. L’obiettivo è tagliare di quasi il 75 per cento i consumi dei lampioni nel territorio comunale, riducendo in uguale misura anche le emissioni di anidride carbonica.