REDAZIONE MODENA

Il tour di Isabella Conti: "Il nostro territorio è uno scrigno ricco di realtà innovative"

Tappa modenese per l’assessora a Welfare, Terzo settore e scuola. Primo incontro al nido d’infanzia Vaciglio, poi tappa a Comprensivo 1. Visite anche al Tortellante e la residenza anziani Vignolese

La presentazione della tappa modenese per l’assessora a Welfare, Terzo settore e scuola

La presentazione della tappa modenese per l’assessora a Welfare, Terzo settore e scuola

Modena, 9 aprile 2025  – È stata una giornata intensa quella trascorsa a Modena dall’assessora regionale a Welfare, Terzo settore, Politiche per l’infanzia e Scuola, Isabella Conti che ieri, accompagnata dalla vicesindaca e assessora alla Sanità e Salute, Francesca Maletti e dall’assessora all’Istruzione, Federica Venturelli, ha visitato diverse realtà particolarmente significative della città. L’iniziativa, che fa parte di un tour sul territorio che ha già toccato Piacenza, Cesena, Ferrara, Reggio Emilia e Forlì, serve a dialogare con comunità, amministratori e volontari, ascoltandone le esigenze e valorizzandone le risorse. "La nostra terra – ha esordito l’assessore Conti – è uno scrigno di realtà innovative. I tempi che viviamo richiedono capacità di innovare e fare sistema. Anche oggi ho visto nidi e scuole all’avanguardia che superano l’idea tradizionale di aula per divenire contesti accoglienti e confortevoli nei quali crescere, imparare ma anche divertirsi e conoscere gli altri. E case per anziani che consentono di dare significato e dignità a ogni istante dell’esistenza. Sosterremo queste strutture innovative perché diventino modelli per gli altri".

La prima tappa modenese è stata al nido Vaciglio, dove è stato presentato un progetto di collaborazione con il centro diurno Il Glicine. Ogni martedì, alcuni anziani residenti nel centro raggiungono la scuola per partecipare a laboratori e attività con i bambini. "Il progetto avviato al nido Vaciglio – ha dichiarato Conti – è forse uno degli esperimenti più interessanti e riusciti che ho visto dall’inizio del mio mandato. È un esempio di cultura intergenerazionale, che dimostra come, a volte, per dare vita a iniziative straordinarie basti mettere in connessione realtà territoriali vicine attraverso progetti virtuosi. Entrare in un nido e vedere anziani con bambini in braccio, impegnati a svolgere attività insieme, è un’immagine potentissima. Per i più piccoli significa imparare ad accogliere la fragilità, mentre per gli anziani rappresenta una vera cura contro il decadimento psico-fisico".

Seconda tappa all’Istituto Comprensivo 1, dove l’assessora ha visitato la "piazza scolastica" di via Amundsen, una delle tre approvate dall’attuale Giunta, e ha visto i lavori di una delle cinque nuove mense finanziate dal Pnrr, attualmente in costruzione. A seguire, è stata accolta alla primaria Giovanni XXIII e alla secondaria di primo grado Cavour. Istituti pubblici che hanno investito molto nell’offerta didattica: la scuola Giovanni XXIII mette a disposizione dei bambini un teatro, laboratori di informatica, arte e immagine, linguistico e di scienze, oltre a una biblioteca per i ragazzi con circa 8mila libri e l’accesso alla biblioteca digitale Emilia Digital Library. La scuola Cavour ha adottato la didattica per ambienti di apprendimento, un approccio innovativo in cui le aule non sono più solo spazi fisici, ma veri e propri ambienti tematici dedicati alle varie discipline: gli studenti qui si possono spostare tra le aule sviluppando autonomia e senso di responsabilità.

Poi il Tortellante, "un’esperienza straordinaria – ha osservato Conti – non solo per ciò che si produce, ma per i valori e le visioni su cui si fondano, che possono essere replicate altrove. Il nostro obiettivo, come Regione, è proprio quello di costruire linee guida che prendano spunto da iniziative come questa, per diffondere modelli virtuosi, soprattutto nei percorsi verso l’autonomia".

La giornata si è conclusa con la visita alla Casa Residenza Anziani Vignolese, una struttura dedicata all’accoglienza e all’assistenza di persone anziane non autosufficienti. La tappa è stata un’occasione per parlare i modo più approfondito delle fragilità di molti anziani. "Oggi in Emilia-Romagna abbiamo 220.000 persone non autosufficienti – ha spiegato – e in meno di vent’anni diventeranno 370.000. Nonostante una spesa corrente di mezzo miliardo, aumentata di altri 85 milioni nell’ultimo bilancio, oggi non riusciamo a dare risposta a circa 17.000 persone. È evidente che il sistema, così com’è, non è più sostenibile".