Modena, 23 settembre 202 4- Non tutte le ciambelle riescono col buco. La vittoria dello Spezia sulla Carrarese ha infatti consegnato il Sassuolo, fino a ieri alle 15 secondo in classifica, ‘solo’ la terza piazza, ma l’acuto dei neroverdi in quel di Cosenza garantisce a Grosso ovvie certezze – anche di tenuta difensiva, oltre che mentale – sulle quali lavorare. E restituisce al Sassuolo statistiche che vale la pena di sottolineare, a prescindere dal ritorno al gol di quel Laurientè che in campionato non segnava dal 4 maggio scorso e che a questo punto della stagione ha una media realizzativa che lo vede ‘timbrare’ ogni 160’. Perché la ‘doppietta’ firmata dai neroverdi nel corso degli ultimi due turni di campionato è roba che non si vedeva da un po’. Giusto darne conto, allora e, detto che con 8 punti lontano dal Mapei Stadium il Sassuolo è, oggi, la squadra con il miglior rendimento esterno – e la miglior differenza reti - della cadetteria c’è anche altro da aggiungere. Ricordando, ad esempio, che due vittorie di fila il Sassuolo non le centrava da un anno, ovvero da quella doppietta che la stagione scorsa, tra 23 e 27 settembre, vide i neroverdi battere in successione la Juventus in casa e l’Inter al Meazza, salvo poi avvitarsi su una crisi senza fine. E che, per trovare due vittorie di fila fuori casa, ci vuole invece la macchina del tempo, perché si va indietro di oltre quattro anni, ovvero all’estate del 2020 – si giocava a luglio, complice il Covid – che vide il Sassuolo di Roberto De Zerbi imposri prima sul Bologna al Dall’Ara per 2 a 1 e poi, con identico punteggio, alla Lazio all’Olimpico. Di cinque anni invece si va indietro per trovare due clean sheet consecutivi come quelli che esaltano Moldovan: era infatti il dicembre 2019, la porta del Sassuolo la difendeva Consigli: il Sassuolo sbancò Brescia imponendosi 2-0 poi pareggiò a reti bianche contro il Milan. Il passare del tempo, insomma, riannoda in parte il Sassuolo di oggi a quello di ieri, mentre il ruolino di marcia di queste prime cinque giornate lo riannoda ad una dimensione che, almeno per ora, può dirsi compiuta. Una sola sconfitta, almeno un gol sempre segnato e 7 subiti, quattro dei quali in 90’: parlare di squadra che ha trovato un suo equilibrio dopo 450’ di stagione non si può, ma a dire, con gioco di parole facile facile, che la squadra tra trovando la quadra lo si può azzardare, soprattutto se i neroverdi – Cosenza ne è emblema, in questa senso, visto esito felice arrivato dopo patimenti a loro modo attesi – riusciranno ancora, per dirla con Grosso, "ad appoggiare la qualità sullo spirito giusto". Nel caso, possibile sovvertano altre statistiche.
CronacaIl Sassuolo si scopre squadra corsara. Da un anno non vinceva due gare di fila