La gara dell’andata, che al Mapei Stadium finì 4-0 per il Sassuolo? Scordatevela, anche se sono passati meno di due mesi, perché nella Salernitana che aspetta il Sassuolo, rispetto ad allora, è cambiato tutto, o quasi. Non la classifica che vede i campani, ora come allora, in piena ‘zona rossa’, ma il resto sì. Perché la Salernitana, rispetto a quel 23 novembre che la vide soccombere consegnando al Sassuolo quel primato in classifica che i neroverdi hanno poi consolidato facendo 15 punti in 6 gare – sulla stessa distanza i campani ne hanno fatti 5, di punti, giusto per dare un’idea – non è più quella, stravolta dai ‘primi fuochi’ del mercato di gennaio.
Sono arrivati prima un nuovo Direttore Sportivo (Marco Valentini) e poi un nuovo allenatore (Roberto Breda) a surrogare quello Stefano Colantuono che aveva debuttato proprio perdendo la gara di andata contro i neroverdi. Breda ritrova il Sassuolo quasi tre lustri dopo l’ultimo incrocio – i neroverdi erano in B, lui allenava il Vicenza, finì 0-0 – e ritrova, o almeno ci prova, una squadra sulla quale il mercato, fin qua, ha fatto dei campani i protagonisti assoluti di questo primissimo scorcio di scambi. Un’uscita, fin qua – Sfait – ma ben cinque entrate, a ‘rivoluzionare’ una rosa cui questo inizio di 2025 ha aggiunto Cerri e Raimondo per l’attacco, Girelli per il centrocampo, Corazza e Lochoshvili – ufficializzato ieri, il centrale ex Cremonese – per la difesa.
E se quest’ultimo, appena arrivato, mica è detto giochi già domani, i media vicini ai campani schiudono possibilità di utilizzo a tutti gli altri ‘nuovi’: concrete, e già dal 1’ per Cerri, che dovrebbe far coppia in attacco con Torregrossa, e per Corazza, che a sinistra della mediana si gioca la maglia da titolare con Nioh, a gara in corso, invece, per Raimondo e Girelli. Detto che Verde sembra aver smaltito i problemi che ne hanno condizionato l’ultimo periodo e si candida per un posto dal 1’ e che Ghiglione ha scontato la squalifica e torna al suo posto a destra del centrocampo, va aggiunto come Breda, privo di Bronn e Gentile, abbia comunque di che scegliere. Per una ‘prima’ da non sbagliare e per quello che, visto con la lente del mercato di gennaio, è il ‘derby’ tra chi ha chi a gennaio ha cambiato di più (i campani, ovvio) e chi, il Sassuolo, non ha cambiato nulla.
Stefano Fogliani