
Il questore Donatella Dosi: "Immigrazione non è sinonimo di criminalità. Il nodo sono i clandestini"
"I fenomeni criminosi cambiano continuamente, così come cambia la società. I mutamenti degli scenari ci obbligano a ripensare flessibili modalità di intervento, rimodulando l’azione e prevenendo i fenomeni. Legare la criminalità all’immigrazione è sbagliato: è lo status di irregolare che porta al facile coinvolgimento; parliamo di persone che non hanno nulla da perdere. Dobbiamo impegnarci a far sentire l’immigrazione regolare parte della nostra società, contrastando quella irregolare".
Così ieri il questore Donatella Dosi nell’ambito delle celebrazioni per il 172esimo della Polizia di Stato.
Questore, domenica si è verificata l’ennesima rissa che ha coinvolto cittadini stranieri alle Costellazioni. Il fenomeno è in aumento?
"Dobbiamo fare un distinguo molto forte: l’equazione criminalità - cittadini stranieri non può essere accettata, quella regolare è molto superiore rispetto alla media nazionale e quindi diciamo che il percorso dell’integrazione va agevolato in tutti i modi. Qui ci sono comunità estremamente attive, che operano in questa direzione. Quella che va contrastata è l’immigrazione irregolare, nei confronti di questa, come confermano i numeri dell’espulsione, la nostra attenzione continua ad essere massima".
Per quanto riguarda invece la criminalità giovanile?
"Negli ultimi mesi la situazione è migliorata: diversi episodi che avevano giustamente generato allarme sociale nella cittadinanza, da qualche mese a questa parte non si sono verificati, se non in maniera residuale. E’ stato fatto un lavoro certosino, attento sia sul piano del controllo del territorio che sull’attività repressiva. Per quanto riguarda gli avvisi orali, in pochi mesi 22 minorenni sono stati raggiunti da questo tipo di provvedimento, il cosiddetto Decreto Caivano e questo è un segnale forte". Aumentano anche le violenze tra le mura domestiche?
"I codici rossi sono in aumento così come le istanze di ammonimento. Non è detto che questo numero sia necessariamente legato all’aumento di casi: c’è una maggiore attenzione da parte di tutti e una maggiore propensione a rivolgersi alle forze dell’ordine".
Un bilancio dunque corposo quello legato al 2023....
"Le attività dell’ultimo anno sono state particolarmente impegnative su tanti fronti. Non solo il versante operativo ma anche altre attività meno evidenti ma non per questo meno importanti, come quella legata all’emergenza passaporti, che in questa città mai è stata tale. Ha visto quasi un raddoppio dei numeri dei passaporti rilasciati nel corso di un anno senza disservizi per i cittadini. Ci tengo anche a sottolineare i dati delle manifestazioni, dell’ordine pubblico e ringrazio la correttezza sia dei partecipanti che dei promotori, con i quali l’interlocuzione è sempre stata massima. C’è stata poi una incessante attività di controllo del territorio svolto dalle Volanti e dalla squadra Mobile contro ogni forma di criminalità. Forte il contrasto allo spaccio, ai reati predatori come i furti, che ci fanno sentire vulnerabili, alle truffe agli anziani e alla criminalità organizzata, sempre più incline ad infiltrarsi".
Il rapporto tra cittadini e Polizia di Stato è sempre stato importante sul territorio modenese..
"La cittadinanza è da sempre fondamentale per il nostro lavoro: sono arrivate oltre centomila segnalazioni. Non dimentichiamoci poi i 95 gruppi di vicinato attivi che ringrazio poiché sono sentinelle del bene comune".
Valentina Reggiani