Il professore sotto accusa a Modena: "Violenza su una paziente". Rifiutato il patteggiamento

Il pneumologo Luca Richeldi aveva offerto un risarcimento di 50mila euro. L’avvocato della donna: "Giusto così, chi ha sbagliato deve risponderne".

Il pneumologo Luca Richeldi aveva offerto un risarcimento di 50mila euro.  L’avvocato della donna: "Giusto così, chi ha sbagliato deve risponderne".

Il pneumologo Luca Richeldi aveva offerto un risarcimento di 50mila euro. L’avvocato della donna: "Giusto così, chi ha sbagliato deve risponderne".

Modena, 4 luglio 2024 – Nessun patteggiamento: il professore andrà a processo. E’ questa la decisione assunta ieri dal Gup di Roma nei confronti del pneumologo modenese, professore Luca Richeldi , direttore dell’Unità operativa complessa di pneumologia dell’ospedale Gemelli, accusato di violenza sessuale ai danni di una paziente 42enne. Il giudice, infatti, si è pronunciato ieri pomeriggio sulla richiesta di patteggiamento a dieci mesi e venti giorni, convertita in pena pecuniaria di 49 mila euro avanzata dalla difesa, rigettandola. Ora la difesa del professore dovrà decidere se scegliere il rito ordinario o se invece procedere con l’abbreviato.

L’udienza è stata aggiornata al prossimo 18 settembre. "Il patteggiamento sarebbe stata la soluzione migliore perchè penalizzante per il mio assistito ma sicuramente non dannosa per la parte offesa; inoltre avrebbe consentito di evitare ad entrambi un lungo e doloroso percorso processuale. Ragioneremo con calma sulle nostre future determinazioni" - afferma l’avvocato Ilaria Barsanti, legale di Luca Richeldi. Nel corso della precedente udienza il legale dell’imputato, che non era presente in aula aveva offerto a titolo di risarcimento 10 mila euro che però la parte offesa aveva rifiutato. I fatti contestati risalgono al febbraio del 2022: la presunta violenza sessuale ai danni della paziente sarebbe avvenuta al termine di una visita medica, all’interno dell’ambulatorio in cui presunta vittima e professore si trovavano soli.

"Se il regime più favorevole è quello della riforma Cartabia, non puoi applicarlo in modo ‘parcellizzato’. Hanno chiesto dieci mesi e la conversione e la sospensione: questo era possibile nel precedente sistema ma per pene fino a sei mesi. Il nuovo sistema amplia la possibilità delle pene alternative brevi ma non consente la sospensione: loro hanno preso il meglio da tutte le normative. Il gip ha ritenuto non accoglibile il patteggiamento così formulato, non previsto – commenta invece l’avvocata che rappresenta la parte offesa, Ilenia Guerrieri. Siamo soddisfatte – sottolinea ancora – e siamo molto contente perchè stiamo dando voce a tutte le donne che non hanno avuto il coraggio di urlare in situazioni del genere. Soprattutto abbiamo consentito, con un’azione ferma di non far passare un precedente, una giustizia arrogante dei potenti. Anche se si è professori universitari, se hai commesso una violenza sessuale nei confronti di una tua paziente ne rispondi".