Concordia punta in alto per rilanciare il suo centro storico ancora in attesa di completare la faticosa ricostruzione post terremoto. E lo fa con una iniziativa lanciata in questi giorni dalla locale Pro Loco, che per la festa del suo decimo anniversario, ha deciso di dare avvio alla candidatura del centro storico come "Luogo del Cuore" del FAI - Fondo per l’Ambiente Italiano: il programma nazionale per i luoghi italiani da promuovere e da non dimenticare. Sono già oltre 840 le manifestazioni di sostegno raccolte (72esimo posto in classifica) intorno a questa candidatura per la quale c’è tempo di votare fino al 10 aprile 2025. I volontari di Proloco, nel frattempo, coinvolgeranno tutto il territorio in eventi e iniziative online per raggiungere l’obiettivo minimo di 2500 voti, soglia necessaria per poter gareggiare per la seconda fase e chiedere un contributo per un progetto di valorizzazione. Il centro storico, uno dei più caratteristici di tutta la Bassa emiliana, con lo sviluppo dei suoi portici e delle sue corti interni che si dipanano articolandosi in caseggiati che si adagiano a lisca di pesce lungo l’argine del fiume Secchia, rappresenta l’anima del paese, un luogo particolare perché strettamente collegato al corso d’acqua che per secoli ne ha segnato la storia e garantito sostentamento alla popolazione, grazie anche ai mulini e ai traffici fluviali. In origine era, appunto, via Pace che costituiva il borgo originale in cui risiedeva tutta la popolazione di Concordia.
Non a caso nel passato è stata chiamata via Maestra, via Principale e via del Borgo. Si snoda parallela al corso del fiume Secchia e la sua caratteristica principale sono le 99 colonne nel lato dei così detti "portici lunghi".
Alberto Greco