Per almeno un paio di motivi, il Modena chiuderà la sua annata 2024 in una versione inedita. Il primo motivo: l’assenza di Palumbo. Mai era capitato che uno tra gli uomini più in forma mancasse, per lo stesso Mandelli si tratta di un accorgimento non di poco conto visto che anche la sua formazione si era basata sul talento del centrocampista offensivo, squalificato.
Il secondo motivo: per Giuseppe Caso il referto parla di elongazione muscolare al bicipite femorale sinistro, gli esami hanno escluso lesioni strutturali ma se ne riparla probabilmente per la fine di gennaio, considerata l’attenzione che merita la muscolatura dell’attaccante già colpito da infortuni recentemente. E, dunque, cambierà anche un po’ l’interpretazione della gara stessa dei canarini, fin qui molto bravi a sfruttare lo strappo nello scatto di Caso e l’onnipresenza di Palumbo nel creare azioni. Si è visto un ottimo Duca, a Brescia. Non sorpende che Mandelli abbia scelto lui ultimamente nei secondi tempi e non Bozhanaj, per la capacità del numero 7 di saper gestire la palla nello stretto e di avere occhi da centrocampista, sapendo occupare gli spazi liberi del fronte offensivo. Potrebbe essere lui uno dei due trequartisti alle spalle di Pedro Mendes.
L’altra maglia se la giocano proprio Bozhanaj e il rientrante Defrel, regolarmente convocato ma, forse, non nella condizione di partire dal 1’. Vedremo. Sarà, del resto, il solito Modena. Con Magnino che riprenderà posto sulla destra per Di Pardo, il "nuovo" Cotali sulla sinistra, la diga con Gerli e Santoro, il terzetto difensivo che, a questo punto, ha ritrovato stabilmente Zaro. Incognite intorno a Gagno. A differenza di quanto fatto con Caso, il club non ha comunicato l’entità del problemino che ha tenuto fuori il portiere a Brescia, scopriremo se sarà della partita solo quest’oggi.
Cosa aspettarci, dalla sfida a Castori. Beh, il Sudtirol è disperatamente alla ricerca di punti e sarà inevitabile trovare una squadra accorta, attenta, su due belle linee, alla Castori tanto per intenderci. Il Modena dovrà avere pazienza, e da qui la scelta dei palleggiatori in mezzo al campo per controllare il gioco e poi far male in verticale appena sarà possibile. Non sembrerebbe, ma da oggi inizia un altro campionato. Almeno si suol dire così. Il girone di ritorno nasconde insidie ben differenti dalle prime 19 partite. Tutte devono ottenere i rispettivi obiettivi, c’è chi naviga in acque torbide e chi lotta per la gloria. Il Modena di Mandelli è tornato ad avere idee chiare, ora scelga anche come vuol presentarsi ai nastri di partenza di gennaio.