REDAZIONE MODENA

Il Modena a Palermo per la prova del "nove"

Mandelli cerca il nono risultato utile consecutivo, oltre a una prova che possa cambiare faccia al campionato. Possibili le due punte

Potrebbe facilmente essere presentata come la prova del "nove". Definizione molto classica ma sempre efficace, perché dietro alle insidie della trasferta di Palermo si nasconde la possibilità del nono risultato utile consecutivo da quando Mandelli siede sulla panchina del Modena. E, perché no, prova del "nove" sarà anche in senso stretto, se per nove raffigurassimo i profili degli attaccanti canarini alla ricerca di gol pesante che mancano da qualche tempo. Insomma, la prima del 2025 è già piuttosto carica di valore per i canarini. Lo sarebbe stata comunque, dal nuovo anno i gialloblù si aspettano andamento nettamente diverso rispetto a quello dei 365 giorni passati e le ambizioni dovranno andare di pari passo. Certo, le condizioni siciliane non aiuteranno. Oltre al solito ambiente caldo, capace di spingere da solo i giocatori di casa nei momenti di difficoltà, la squadra di Dionisi è più o meno di fronte ad un bivio: dentro o fuori. L’ex direttore sportivo Morgan De Sanctis ha già pagato con l’esonero, l’arrivo di Carlo Osti ha dato un’impronta più carismatica al progetto guidato dall’ex allenatore del Sassuolo anch’egli a rischio esonero per lunghi tratti di questa pausa natalizia. Dal canto suo, Mandelli può contare sul recupero della rosa al completo. Botteghin, Caso e Ponsi ci saranno ma probabilmente nessuno dei tre dal primo minuto. Nella testa del tecnico canarino passa l’idea di schierare una seconda punta al fianco di Pedro Mendes, in modo da poter essere già più incisivi fin da subito e chissà che non possa Defrel ad aumentare il peso della potenzialità offensiva con Palumbo che rientra dalla squalifica. A centrocampo nessun dubbio in mezzo, possibili ballottaggi sugli esterni ma tutto dipenderà dalla scelta del trio difensivo. Tutto porta all’arretramento di Cotali nel cosiddetto ruolo di braccetto sinistro, con il conseguente rilancio di Idrissi da titolare sulla fascia. Se così fosse, Caldara giocherebbe al centro e Dellvalle a destra come di consueto, con Di Pardo (o Magnino) esterno. Ruota tutto intorno alla difesa, complici le squalifiche di Cauz e Zaro che hanno, evidentemente, complicato i piani in tal senso.

Alessandro Troncone