VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Caso Montefusco, il legale dell’omicida: "E’ vero, era vessato"

“La Corte d’Assise ha analizzato in maniera precisa e puntuale quello che accadeva realmente in quell’abitazione familiare”

Salvatore Montefusco, 71 anni

Salvatore Montefusco, 71 anni

Modena, 14 gennaio 2025 – "La Corte d’Assise ha analizzato in maniera precisa e puntuale quello che accadeva realmente in quell’abitazione familiare, dove l’imputato è stato maltrattato e vessato per oltre un anno e mezzo dalle vittime". Così commenta le motivazioni della sentenza di condanna a trent’anni di carcere l’avvocato dell’imputato, Marco Rossi.

"A dire della Corte i maltrattamenti erano reciproci (pur non ritenendoli tali questo difensore), e questa situazione esasperata che si era creata all’interno delle mura domestiche ha fatto si che Montefusco abbia avuto l’esplosione di ira e rabbia che ha determinato l’abominevole condotta di uccidere ahimè moglie e figliastra. Un altro aspetto molto rilevante è che oltre alle vessazioni e maltrattamenti subiti da Montefusco, c’era anche la questione del figlio, unico sopravvissuto che Montefusco non voleva abbandonare in un momento così delicato in quanto stava vivendo quotidianamente un clima familiare insostenibile".

L’avvocato poi precisa: "Tramite la mia assistenza l’imputato ha acconsentito la produzione di tantissima documentazione, ha confessato spontaneamente, in modo genuino e nel momento in cui si stava compiendo il tragico gesto. Mentre lui uccideva la moglie, il figlio era al telefono con i carabinieri e lui, in quel momento, aveva confermato ciò che stava commettendo. Si è pentito di quello che ha fatto perché voleva bene a queste due persone e durante i colloqui con me, in carcere, si è commosso. L’esasperazione a cui è stato portato per difendere soprattutto il figlio sono prevalse rispetto alla non commissione di questi tragici reati, avvenuti sempre e comunque in un contesto di rabbia assoluta e mai premeditata – al massimo preordinata – come dichiara la Corte".