Il j’accuse di Carlo Giovanardi: "Camporota prefetto e assessore. Un devastante precedente"

L’ex ministro commenta le indiscrezioni sull’avallo del Ministero all’operazione sotto la Ghirlandina "In futuro si renderanno torbidi i rapporti tra i rappresentanti del governo e il potere politico locale".

Il j’accuse di Carlo Giovanardi: "Camporota prefetto e assessore. Un devastante precedente"

Il j’accuse di Carlo Giovanardi: "Camporota prefetto e assessore. Un devastante precedente"

Modena, 6 luglio 2024 – "Devastante precedente che inevitabilmente renderà torbidi per il futuro i rapporti tra prefetto e potere politico ed amministrativo locale". Considerazioni dell’ex ministro Carlo Giovanardi a proposito della sostituzione del prefetto-assessore Alessandra Camporota. "Il Ministero – chiede Giovanardi – avalla questo devastante precedente?".

La sostituzione, rileva l’ex ministro, "dell ex prefetto Alessandra Camporota con la subentrante Fabrizia Triolo, a cui auguro buon lavoro, è stata accompagnata sui media dal commento di una non meglio precisata ’fonte qualificata’ del ministero degli Interni secondo la quale la nomina di assessore a Modena di Camporota "rappresenta un motivo di soddisfazione per il viminale perché indirettamente dimostra un apprezzamento da parte del Pd emiliano romagnolo verso le politiche di sicurezza attuate dal governo sul territorio di modena, politiche di cui il prefetto è il principale attuatore".

In effetti, chiosa Giovanardi, il prefetto che dirige la prefettura – ufficio territoriale del governo – ha enormi poteri sul territorio (ad esempio la responsabilità generale dell’ ordine e della sicurezza pubblica ) tra i quali anche quello di sospendere temporaneamente dal loro ufficio sindaci, presidenti di provincia, i presidenti di consorzi e comunità montane sul territorio di sua competenza".

A parte "che non si capisce perché nella ’fonte qualificata’ si citi il Pd e l’Emilia Romagna, è davvero incredibile che una nota attribuisca al ministero il plauso per un passaggio di un prefetto ancora in carica ad un ruolo di amministratore pubblico (di parte ) nella stessa provincia e nello stesso capoluogo di provincia dove sino al giorno prima esercitava questi penetranti poteri".

Forse, conclude l’ex ministro, "qualcuno non si è reso conto che si avalla così un devastante precedente che inevitabilmente renderà torbidi per il futuro i rapporti tra prefetto e potere politico ed amministrativo locale, se il prefetto in carica o in quiescenza assumerà incarichi di governo locale nella stessa provincia in cui ha rappresentato lo stato".