OTTAVIA FIRMANI
OTTAVIA FIRMANI
Cronaca

Il futuro della Maserati : "Il piano di Stellantis non offre alcuna garanzia"

Roberto Rinaldi (Uil): "Siamo molto preoccupati per il lavoratori. Va coinvolta Ferrari per rilanciare il marchio e creare un polo del lusso".

Roberto Rinaldi (Uil): "Siamo molto preoccupati per il lavoratori. Va coinvolta Ferrari per rilanciare il marchio e creare un polo del lusso".

Roberto Rinaldi (Uil): "Siamo molto preoccupati per il lavoratori. Va coinvolta Ferrari per rilanciare il marchio e creare un polo del lusso".

Il futuro di Maserati a Modena continua a preoccupare lavoratori e sindacati. Dopo la presentazione del piano industriale da parte di John Elkann, permangono dubbi e incertezze su quale sarà il destino dello storico marchio automobilistico in città visto che le rassicurazioni, secondo i rappresentanti della Uil, non sono state sufficienti a dissipare i timori di una possibile delocalizzazione e di un futuro incerto per i lavoratori. "Non vediamo un futuro roseo perché gli annunci che sono stati fatti non coinvolgono la nostra città. Invece Maserati è Modena e deve rimanere a Modena", ribadisce con fermezza Roberto Rinaldi, coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia, sottolineando che da tempo il sindacato ha proposto una soluzione che potrebbe salvaguardare il marchio e i suoi dipendenti.

"L’idea è quella di coinvolgere Ferrari in un’operazione di rilancio, creando un vero e proprio polo del lusso automobilistico. Ferrari è già un’eccellenza mondiale nel settore delle auto di lusso e potrebbe contribuire a dare nuova linfa a Maserati, permettendole di tornare competitiva senza snaturarne l’identità" afferma Rinaldi. Secondo la Uil, il piano industriale presentato non offre garanzie concrete su Modena, limitandosi a ripetere promesse già fatte in passato senza una reale strategia di rilancio. "Questa situazione è umiliante: da oltre un anno e mezzo i lavoratori sono in cassa integrazione e non vedono una via d’uscita. Si tratta davvero di una situazione umiliante che lavoratori e lavoratrici stanno subendo. E’ divenuto insostenibile e le prospettive non sembrano migliorare", denuncia Rinaldi. E sulla possibilità di trasferire i lavoratori in Serbia per garantire loro un salario, Rinaldi è fermo: "Una prospettiva inaccettabile e che dobbiamo evitare in ogni modo per non disperdere le grandi competenze di quella realtà. Non possiamo permettere che le competenze e il know-how acquisito nel tempo da questi lavoratori vadano dispersi. Maserati è un patrimonio di Modena e deve restare tale".

A preoccupare ulteriormente il sindacato è la mancanza di un piano chiaro per il futuro industriale del sito modenese. "Si parla di progetti e investimenti, ma senza una visione concreta sul tipo di modelli che verranno prodotti. Servono certezze, non promesse vaghe. Le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di sapere quale sarà il loro destino e quale ruolo avrà Maserati nella strategia", sottolinea Rinaldi. L’idea di una sinergia con Ferrari non è nuova in Uil, ma ora si punta a rilanciarla con maggiore forza: "La creazione di un polo del lusso a Modena è una strada percorribile e vantaggiosa per tutti. Ferrari ha le risorse e la capacità per integrare Maserati e riportarla ai livelli che merita. Ora serve una volontà politica chiara e una strategia aziendale che punti davvero alla crescita e alla stabilità del settore. Il governo – conclude Rinaldi – deve cercare di incentivare questi percorsi e questi processi perché per adesso non c’è un piano industriale vero e proprio che punti a migliorare il settore automotive nazionale".

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