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Il Fondo musicale antico: un tesoro riscoperto

Finale, i manoscritti saranno presentati domani alla biblioteca ’Pederiali’. E in serata un concerto in Duomo con le melodie ’ritrovate’

Il Fondo musicale antico: un tesoro riscoperto

Il sindaco Poletti insieme a Antonietta Furini, responsabile della biblioteca

"Gloria in excelsis", "Kyrie eleyson"... I capilettera miniati del codice del ‘400 fioriscono ancora di colori. E sul rigo le note musicali evocano cori gregoriani e antiche liturgie. A Finale avevamo un tesoro... e non lo sapevamo. Anzi, per molti anni tutta questa meraviglia è rimasta chiusa in una soffitta, fra scartoffie polverose. "Il Fondo Musicale conservato presso la Biblioteca comunale ‘Pederiali’ di Finale è preziosissimo, con materiali di assoluto pregio", rivelano Silvia Perucchetti e Federica Petralia, musicologhe e bibliotecarie, che per due anni hanno curato la catalogazione delle partiture riscoperte. Un lavoro certosino – finanziato su incarico del Polo Bibliotecario Modenese, con risorse della Regione – che ha portato a inventariare 661 manoscritti musicali (fra cui un corale manoscritto del XV secolo e uno del tardo ‘600) e 224 volumi di musica a stampa, con una ricca dotazione di musiche per banda e per orchestra, il repertorio della banda finalese. "Davvero con questa scoperta Finale può vantare il titolo di Città della musica", sottolinea il sindaco Claudio Poletti.

Il fondo musicale è riemerso dall’oblio attorno al 2006: "Uno studioso del Conservatorio di Milano chiese di poter visionare la partitura del ‘Cristo al Golgota’ di Amintore Galli che, attraverso alcune schede, lui sapeva essere presente a Finale", racconta Antonietta Furini, attuale responsabile della biblioteca. Nel sottotetto dell’ex Pretura (dove era collocata parte del deposito comunale) sono rispuntati i faldoni, poi messi al sicuro altrove e salvati anche dal sisma. Iniziato nel maggio 2022, il lavoro di catalogazione ha riportato alla luce un ricco fondo di musica sacra, con 213 manoscritti soprattutto del ‘700 e dell’800 e opere anche di compositori come il correggese Bonifazio Asioli, e una sezione di musica per banda e orchestra, con marce militari, brani per cerimonie funebri e una parte rilevante di epoca fascista. Su alcune partiture i musicisti hanno lasciato annotazioni e date, e in qualche caso si sono pure divertiti a disegnare caricature (perfino scollacciate) di altri orchestrali o di personaggi famosi dell’epoca, come Hitler e Mussolini. Uno spaccato di musica ma soprattutto di vita.

Il fondo musicale verrà presentato domani alle 16.30 in biblioteca, dove è stata anche allestita una mostra bibliografica. Poi domani sera in Duomo la Cappella musicale San Francesco da Paola di Reggio Emilia (diretta dalla stessa Silvia Perucchetti) terrà un concerto in cui verranno anche presentate – in prima esecuzione moderna – alcune delle musiche ritrovate negli antichi manoscritti finalesi.

Stefano Marchetti