MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

Il film di Danco. Indagine sull’io

Un’intensa esplorazione della condizione umana, un viaggio introspettivo attraverso le strade, per affrontare una profonda crisi creativa ed esistenziale. Questo...

Un’intensa esplorazione della condizione umana, un viaggio introspettivo attraverso le strade, per affrontare una profonda crisi creativa ed esistenziale. Questo...

Un’intensa esplorazione della condizione umana, un viaggio introspettivo attraverso le strade, per affrontare una profonda crisi creativa ed esistenziale. Questo...

Un’intensa esplorazione della condizione umana, un viaggio introspettivo attraverso le strade, per affrontare una profonda crisi creativa ed esistenziale. Questo il filo conduttore di ‘N-Ego’, il film di Eleonora Danco che sarà proiettato stasera alle 21 alla Sala Truffaut di Modena, alla presenza della stessa regista, che è anche attrice nella pellicola. Una scrittura, la sua, che oscilla tra il dramma e la comicità. "Dieci anni dopo ‘N-Capace’ – racconta Danco – sono tornata dietro la macchina da presa. Il titolo può essere letto come ‘ego’, all’infinito, e al tempo stesso, in un gioco di parole, come ‘nego’, e come tale rispecchia le varie stratificazioni dell’io". Un viaggio in prima persona, travestita da manichino dechirichiano, con il volto coperto da una calza ed una cartuccera di sonniferi sul petto (foto), quale personaggio segnato che conserva, però, lo spirito della fanciullezza. E in questo si trova in compagnia di personaggi bizzarri interpretati da attori (con camei di Elio Germano, Antonio Bannò, Luca Gallone, Federico Majorana) e persone reali. Il film, presentato in Concorso alla 42ª edizione del Torino Film Festival, invita lo spettatore a riflettere sulla propria esistenza.