REDAZIONE MODENA

"Il digitale è la nostra via di fuga dall’isolamento"

Chi dice che per fare impresa serva una grande città? Romolo Piacentini, nato a Pavullo il 7 maggio 1969, ha...

Chi dice che per fare impresa serva una grande città? Romolo Piacentini, nato a Pavullo il 7 maggio 1969, ha...

Chi dice che per fare impresa serva una grande città? Romolo Piacentini, nato a Pavullo il 7 maggio 1969, ha...

Chi dice che per fare impresa serva una grande città? Romolo Piacentini, nato a Pavullo il 7 maggio 1969, ha dimostrato che il successo può nascere anche tra le vette dell’Appennino, dove le sfide sono tante, ma le opportunità ancora di più. Con determinazione e spirito innovativo, ha dato vita ad AppenninoStampa (www.appenninostampa.it), una tipografia online che ha trasformato il modo di fare stampa, portando servizi di alta qualità ovunque, senza limiti geografici. In un territorio dove le infrastrutture digitali scarseggiano e le difficoltà logistiche spesso scoraggiano gli imprenditori, Piacentini ha saputo ribaltare la situazione a suo favore. Con un mix di ingegno e tecnologia, ha reso la stampa accessibile a chiunque, facendo sì che anche un piccolo angolo di montagna potesse competere con le grandi realtà urbane. Il suo è un esempio di come il coraggio e la visione possano cambiare le regole del gioco. Ma come si costruisce un’impresa di successo in un’area che molti considererebbero svantaggiata? Per scoprirlo, la classe 1A della scuola media di Lama Mocogno, accompagnata dalla prof Esther Isoldi, ha avuto l’opportunità di intervistare Piacentini. Ecco cosa ha detto.

Come nasce Appennino Stampa?

"Nasce da un’esigenza concreta: in montagna è sempre più difficile mantenere vive le attività tradizionali. Abbiamo deciso di non aspettare i clienti in negozio, ma di raggiungerli ovunque grazie al digitale".

Quali sono le principali sfide di fare impresa in un’area montana?

"La distanza dai grandi centri e i costi di trasporto sono un ostacolo, ma la vera sfida è cambiare mentalità. In montagna si pensa ancora che l’economia debba girare solo a livello locale, invece il digitale ci permette di espanderci senza limiti".

Come ha cambiato il vostro lavoro la digitalizzazione?

"È stata una rivoluzione. Prima i nostri clienti erano quelli del paese e delle zone vicine. Ora vendiamo in tutta Italia e anche all’estero. L’Appennino non è più un limite, è un marchio di qualità!".

Che vantaggi ha portato l’e-commerce in una zona remota?

"Ci ha dato visibilità e stabilità. Con il negozio fisico dipendi dal passaggio delle persone, con l’online sei aperto 24 ore su 24".

Chi sono i vostri clienti?

"Abbiamo mantenuto la clientela storica, ma la maggior parte degli ordini arriva da fuori. Molti ci scoprono per caso online e si innamorano del nostro modo di lavorare, dell’artigianalità e della qualità".

I social vi aiutano nella vendita?

"Assolutamente sì. Una volta il passaparola avveniva al bar, ora si fa sui social".

Il digitale può contrastare lo spopolamento delle montagne?

"Se usato bene, sì. La tecnologia permette di lavorare da remoto, creare imprese e rendere la montagna un posto dove vivere e non solo da cui scappare".

Cosa consiglia a un giovane che vuole avviare un business qui?

"Di non avere paura di sperimentare. Il futuro è digitale, anche in montagna".

Appennino e innovazione: si può fare?

"Non solo si può, si deve! Il futuro dell’Appennino passa per chi ha il coraggio di innovare senza perdere le proprie radici".

Classe 1A, media

di Lama Mocogno