Il Covid rialza la testa: "Sintomi e forme lievi, ma rimaniamo vigili"

Modena, 13 luglio 2024 – I numeri sono bassi. E certamente non hanno nulla a che vedere con quelle cifre allarmanti che soltanto un paio d’anni fa ci preoccupavano e non poco.

Ma l’incremento, oggi, c’è.

Da giugno i tamponi positivi al covid hanno infatti registrato una leggera impennata, nella nostra città come in tutto il resto del Paese, "seppur i numeri assoluti rimangano modesti".

Lente di ingrandimento alla mano, soltanto nella nostra provincia, nella settimana dal 2 al 9 luglio, sono stati registrati 28 casi (219 quelli in regione). La settimana precedente, invece, i casi positivi – dal 26 giugno al 2 luglio – erano pari a 24 (172 in regione). Un aumento significativo, soprattutto se si pensa che soltanto due mesi prima, nella settimana dal 2 al 9 maggio, se ne registrarono solamente 7.

"Ovviamente si parla soltanto di tamponi effettuati nelle strutture sanitarie o in farmacia – conferma Davide Ferrari, direttore del dipartimento di sanità pubblica – e quindi, è ovvio, non vengono considerati i fai-da-te o chi, al contrario, il tampone non lo fa proprio. A ogni modo però, notiamo sì un aumento, ma che non ci deve affatto allarmare: siamo di fronte a una media di quattro casi al giorno, le forme sono prevalentemente lievi e non c’è nessuno ricoverato in terapia intensiva nella nostra provincia".

Questo però "non toglie il fatto che chi contrae il virus dovrà stare comunque attento a evitare la sua trasmissione, soprattutto alle persone più fragili. E’ importante, importantissimo, rimanere sempre responsabili, per sé stessi e per chi abbiamo intorno. Durante la pandemia abbiamo potuto vedere quanto le mascherine fossero importanti, quindi è bene utilizzare i dispositivi di sicurezza se si ha il virus e si entra in contatto con qualcun altro. Non dobbiamo dimenticarlo mai".

Ma quali sono, oggi, i sintomi da controllare?

"La variante Kp3 si manifesta, solitamente, con tosse, mal di gola, febbre o irritazioni oculari. Ma non sono rari anche i disturbi gastrointestinali – spiega –. Le persone maggiormente colpite sono gli adulti e gli anziani, e quando si è sintomatici è bene rimanere a casa e non uscire".

"Questo aumento di casi – continua Ferrari – può essere collegato anche al fatto che, in piena estate, ci sono più occasioni per incontrarsi, fare festa, e in qualche modo creare assembramenti. Come ormai sappiamo, così il virus si diffonde velocemente. Ripeto, la situazione attuale non è affatto allarmante, ma a ogni modo è bene rimanere prudenti, per noi e per gli altri". Anche per questo motivo, soprattutto ai soggetti più fragili consiglio di "aderire alla campagna vaccinale il prossimo autunno, in concomitanza con quella antinfluenzale, per evitare qualsiasi complicazione".

g. d. c.