VALENTINA REGGIANI
Cronaca

Il corteo anti sgomberi. Il sindacato di polizia:: "Chi ’sfila’ non cerchi lo scontro a tutti i costi"

La manifestazione antiproibizionista indetta per sabato 28 fa paura. Il Siulp mette in guardia: "Serve rispetto anche per le forze dell’ordine". Muzzarelli: "Non è il Comune che decide se dare o no l’autorizzazione". .

Il corteo anti sgomberi. Il sindacato di polizia:: "Chi ’sfila’ non cerchi lo scontro a tutti i costi"

Il corteo anti sgomberi. Il sindacato di polizia:: "Chi ’sfila’ non cerchi lo scontro a tutti i costi"

La tensione è alta, a Modena come in tutta Europa e nel mondo. Inutile nasconderlo e anche nella nostra città i controlli sono stati intensificati, in particolare nelle aree legate a luoghi sensibili. L’allerta è massima e tra le forze dell’ordine e la prefettura, così come con la comunità ebraica e islamica vi è un colloquio costante. Proprio in questo clima di incertezza si solleva la polemica per lo ’Smash Repression’, la manifestazione antiproibizionista in programma per sabato 28 ottobre, ad un anno esatto dal rave di Modena nord. Un corteo per dire no alla legge anti-rave voluta dal Governo e quindi no agli sgomberi, alla repressione e all’ostilità. Quello che si sa è che la manifestazione è stata indetta dai ravers, ma non si escludono infiltrazioni di frange anarchiche: nel corso dei diversi street rave parade in giro per l’Italia è stata espressa anche solidarietà ad Alfredo Cospito e si è manifestato contro il 41bis. Si prevede l’arrivo di almeno cinquemila giovani provenienti da tutta Italia, con venti carri per dodici ore no stop di corteo. Il ritrovo è alle 14 al Novi Sad, da dove il corteo partirà poi alle 15 per snodarsi su Monte Kosica, Crispi, Natale Bruni, Caduti in Guerra e ancora Largo Garibaldi, Trento Trieste, Muratori, via Giardini, viale Corassori, viale Italia con arrivo al Parco Ferrari. Al termine dell’evento, però, sono stati organizzati vari ’after’ che si terranno in città e zone limitrofe. "Per la libertà di ballare ed esprimersi in libertà", hanno detto gli organizzatori, che hanno però garantito una manifestazione ‘libera’ dalla violenza, sottolineando che la città "sarà lasciata pulita". Per quanto riguarda le preoccupazioni espresse in merito da più parti politiche e non solo, il sindaco Muzzarelli sottolinea: "Non è il Comune che decide se fare o non fare una manifestazione: siamo parte di una organizzazione che sta all’interno del Cosp, ci sono gli organi dello Stato e ognuno deve fare il suo pezzo. C’è la libertà di manifestare ma c’è anche la libertà di dire che la preoccupazione c’è ed è profonda: occorre che tutti i soggetti, in base alle loro responsabilità, assicurino che la città e le persone siano rispettate. L’appello agli organizzatori è: usiamo buon senso".

Ad esprimere preoccupazione è anche il Siulp: "Singolare che, anche questa volta, la fortunata località prescelta per una manifestazione di protesta di rilevanza nazionale, e che ben meriterebbe altre e ben più importanti piazze, sia la città di Modena così come in tante altre, forse troppe, occasioni – afferma il segretario generale Butelli – Condividiamo l’appello del sindaco Muzzarelli per il rispetto della città e dei suoi abitanti, ma come Siulp lo allarghiamo anche al rispetto per tutti gli appartenenti alle forze dell’ordine che saranno impiegati nei vari servizi. Questo perché, soprattutto in determinati momenti storici, il cercare più volte volontariamente ed insistentemente lo scontro fisico con le forze dell’ordine, è stato il vero e unico fine di manifestazioni più o meno spontanee, magari senza pensare alle conseguenze di queste azioni aggressive. Ed è questa la circostanza che come Siulp temiamo di più, poiché esasperare i toni e ricercare il conflitto a tutti i costi, significa semplicemente provocare la reazione delle forze di polizia, le quali sono tenute a far rispettare le leggi".