Il maggiore interessato allo stato di conservazione del famoso "Grappolo d’uva", che per Carnevali coincide con la "porta dell’est" della città, è il Consorzio di tutela del Lambrusco. Furono loro ad incaricare l’artista della sua realizzazione e furono loro ad assicurare il finanziamento iniziale di questo monumento diventato iconico per la nostra città.
Quanto denunciato da Carnevali trova, infatti, riscontro anche nelle parole del presidente del Consorzio Claudio Biondi (nella foto). "Abbiamo fatto una segnalazione in proposito all’amministrazione comunale – spiega Biondi – in quanto siamo quelli che hanno maggiore interesse a tenere in efficienza questa opera. Ci siamo già mossi un mese fa nei confronti dell’assessore all’urbanistica, Giulio Guerzoni, cui abbiamo lasciato un preciso messaggio. Ci aveva detto che avrebbe provveduto. Ma, a tutt’oggi, sappiamo che la luce non è ancora ripristinata. Di recente hanno tagliato l’erba, ma a quanto ci risulta non sono ancora state rimosse parti di auto abbandonate o finite all’interno della rotatoria a seguito di incidenti e la porta di accesso al Grappolo non è stata rialzata e sistemata".
La situazione descritta alimenta, dunque, perplessità anche da parte dei finanziatori.
"L’avevamo donata come marchio storico e ne avevamo parlato anche con Piacere Modena di questo, informando Guerzoni. Tuttavia, la situazione è un po’ questa. Se non si muove qualcosa nei prossimi giorni formalizzeremo con una lettera quanto è di tutta evidenza e si può constatare".
Al.gr.