STEFANO MARCHETTI
Cronaca

Il compleanno di Raina Kabaivanska. Viaggio nella lirica per i suoi 90 anni: "Siamo nati sotto la stella dell’arte"

Teatro Comunale gremito: sul palco le giovani voci che il soprano ha ‘coltivato‘ in questi anni . A sorpresa anche la grande Maria Agresta, che per l’occasione ha cantato l’Ave Maria dall‘Otello

Teatro Comunale gremito

Teatro Comunale gremito

Modena, 16 dicembre 2024 – Un applauso lungo come la vita, una vita per l‘arte, per la musica, per la bellezza. Un applauso tutto per lei, la splendida Raina Kabaivanska, e per i suoi novanta meravigliosi anni, festeggiati ieri sera con un gran galà al teatro Comunale. Una serata d‘onore perché, come ha sottolineato il sindaco Massimo Mezzetti, "Raina è la grande interprete, acclamata in tutto il mondo, ma è grande anche nel trasmettere la sua arte a tanti ragazzi e ragazze". Elegantissima, in un completo da sera brillante di paillettes, Raina è arrivata alla ribalta accompagnata dal sindaco, dal maestro Aldo Sisillo, direttore del teatro, e dal maestro Giuseppe Fausto Modugno, direttore del Conservatorio Vecchi Tonelli, e ha ricevuto la standing ovation della sala.

"Sono veramente commossa nel vedervi tutti qui, questa sera – ha esordito –. Io non canto più, ma stasera canteranno i miei ragazzi e suoneranno questi bellissimi ‘bimbi‘ del Conservatorio. La musica deve andare avanti, e noi siamo felici di essere dentro la musica". "Raina ci insegna che non basta solo la voce, ma occorre anche essere interpreti, e che in tutto occorre studio e serietà", ha ricordato Sisillo. "Sì, maestro, ma lei non mi scrittura più... Vorrei fare Lucia di Lammermoor", ha scherzato Raina. "In tutti questi anni abbiamo visto la generosità di Raina, il suo impegno continuo, in uno spirito che davvero caratterizza i grandi", ha aggiunto il maestro Modugno.

Alla serata di gala ha assistito un parterre de roi, con il prefetto Fabrizia Triolo, i consiglieri regionali Giancarlo Muzzarelli e Ferdinando Pulitanò, la vicesindaca Francesca Maletti, il presidente della Fondazione di Modena Matteo Tiezzi, e tanti amici del soprano, come Adua Veroni e Micaela Magiera, figlia di Mirella Freni. "Siamo nati sotto la luminosa stella dell‘arte", ha concluso Raina, prima di ricevere un sontuoso omaggio floreale. E poi è iniziato il grande volo nel belcanto, un racconto di amori, di sogni, di speranze e di sovrane passioni che sono la quintessenza dell‘opera. Il concerto ha proposto un florilegio di arie celebri, affidate alle voci di giovani, talentuosissimi cantanti che Raina ha ‘coltivato‘ in questi anni. Abbiamo ascoltato il furore della Regina della notte del "Flauto magico" di Mozart e la brillante cavatina di Figaro dal "Barbiere" di Rossini, fino a quel "Vissi d‘arte" che è stato uno dei cavalli di battaglia di Raina, mirabile Tosca. Ad accompagnarci in questo universo di bellezza sono stati i soprani Miyoung Lee, Marta Lazzaro, Norma Sereni, Maria Francesca Rossi e Iolanda Massimo, i mezzosoprani Maria Salvini e Baia Saganelidze, il baritono Hae Kang, il basso Toni Nezic e i tenori Donghyun Kim e Giuseppe Michelangelo Infantino, insieme all‘orchestra del Conservatorio diretta dal maestro Paolo Andreoli. E per suggellare la serata, sono tornati a Modena alcuni dei fiori più belli sbocciati alla scuola di Raina, il soprano Vittoria Yeo e il mezzosoprano Veronica Simeoni, nel duetto da "Madama Butterfly" di Puccini. E – a sorpresa, non annunciata – anche la stella delle stelle, la grande Maria Agresta, che ha cantato l‘ "Ave Maria" dall‘ "Otello" di Verdi. Al termine, un nuovo, lungo applauso, poi nel ridotto il taglio della torta. "E fra dieci anni – come ha ricordato il sindaco – ci troveremo ancora qui a festeggiare un altro bel compleanno".