Il Castello si rifà il look: 1,7 milioni dal Pnrr

Fiorano, è in corso la più importante operazione di restauro conservativo per il maniero di Spezzano da 15 anni ad oggi

Il Castello si rifà il look: 1,7 milioni dal Pnrr

Il Castello si rifà il look: 1,7 milioni dal Pnrr

È uno dei gioielli storico-architettonici del distretto ceramico, in grado di attrarre, come ad esempio il palazzo ducale di Sassuolo, migliaia di visitatori ogni anno. Anche e soprattutto grazie ad un’offerta che ne fa, oltre che la sede permanente del museo della ceramica, anche la sede di mostre temporanee non prive di spessore e suggestiva di iniziative che, negli anni, ne hanno consolidato il ruolo di contenitore culturale.

È il castello di Spezzano, il maniero realizzato dai Pio di Savoia a metà del sedicesimo secolo collocato sulle prime colline di Fiorano, presso il quale sono cominciati i lavori per il restauro e risanamento conservativo dell’ala est. Si tratta del cantiere più importante avviato negli ultimi 15 anni, con intervento di consolidamento strutturale e restauro delle volte delle quattro sale al piano terra del Castello, il rifacimento dei pavimenti al piano superiore della stessa ala, l’implementazione degli impianti e opere di efficientamento energetico che ridurranno i costi di gestione e manutenzione. Dai due locali dell’ex stalla del Castello verranno ottenuti spazi per meeting ed esposizioni temporanee e un laboratorio di artigianato esperienziale e di ceramica, e contestualmente verranno ammodernati i bagni sia al pianoterra che al primo piano per renderli maggiormente accessibili anche ai disabili.

Verranno inoltre restaurati la scalinata del parco storico e la cappella privata.

Altri lavori previsti sono il restauro dei serramenti storici di grande pregio in legno che si trovano a pianterreno, verrà realizzata una nuova bussola di vetro nell’accesso alla reception del Museo della ceramica, per migliorare l’accessibilità a persone con disabilità e, per chiudere, verrà ripristinato uno spazio, sempre a pianoterra, destinato a "deposito temporaneo" della Soprintendenza Archeologica, sempre al pianoterra. Il costo complessivo degli interventi è di circa 1 milione e 750mila euro: il primo stralcio, in corso di realizzazione, ne vale 1,2 e si protrarrà fino al prossimo mese di marzo. La spesa è finanziata per 665mila euro con fondi Pnrr, per 500mila da Fondazione di Modena e per il restante importo, tramite il reperimento di mecenati di "Art bonus". I lavori hanno comportato la chiusura di alcune stanze del maniero, ma le collezioni permanenti e la mostra ‘Le piastrelle da piccole: 1889-1939’ sono comunque visitabili.

Stefano Fogliani