Bisognava aspettare la nona giornata per vedere il primo Carpi non all’altezza della stagione. Battuta sul ritmo e abulica per 60’, la squadra di Serpini ha dato qualche segnale di reazione solo dopo la splendida rete di Boccadamo, conoscendo il terzo ko esterno di fila, molto diverso da quelli di Ferrara e Pescara. In Toscana invece il giro palla sterile ha finito per accentuare i meriti tattici della Pianese e così, dopo 29 giornate di campionato (21 in D e 8 in C) l’attacco biancorosso è di nuovo rimasto a secco, come accadde l’ultima volta il 26 novembre di un anno fa a Castelmaggiore nella disgraziata gara col Progresso. Un brutto passo indietro che non è l’unica cattiva notizia della giornata, perché dopo 30’ si è di nuovo fermato Mandelli per il problema alla coscia che gli aveva già fatto perdere 3 gare, uno stop che in attesa degli esami fa preoccupare e non poco. Ma anche col suo "faro" in campo il Carpi – con Stanzani e Gerbi novità rispetto al Pontedera in attacco – non si è mai acceso davvero. A parte un diagonale di Stanzani parato da Boer, è stata la Pianese a fare la gara, sfondando sempre a sinistra con l’immarcabile Mastropietro. Dal suo piede è arrivata la chance che Boccadamo ha sparato su Sorzi, bravo poi dopo la mezz’ora a dire di no in uscita ancora su Mastropietro. Prima del riposo è servito un salvataggio di Contiliano per evitare l’1-0 di Proietto, rete che però è arrivata al primo squillo della ripresa.
Inspiegabile come Boccadamo sia partito da destra per convergere al centro senza trovare ostacoli, compresa la chiusura molto "leggera" di Zagnoni, prima di mirare col mancino all’angolino. Il gol ha svegliato un po’ il Carpi dal torpore, costringendolo ad alzarsi e ancora Stanzani ha trovato Boer a dire di no al pari. Serpini si è giocato Sall e Sereni, subito pericoloso di testa (centrale). Con la Pianese abile in ripartenza e vicina al 2-0 prima con Colombo (girata a fil di palo) e poi col gol divorato da Mignani davanti a Sorzi, nel finale il pari sembrava fatto ma il colpo di testa di Tcheuna dal secondo palo, dopo la sgroppata di Sereni, ha trovato il salvataggio decisivo di Pacciardi sulla linea. Le ultime speranze se ne sono andate sulla punizione di Saporetti deviata in corner da Boer, che ha sentenziato il terzo ko esterno di fila di un Carpi mai così appannato.
Davide Setti