
di Davide Miserendino
Per il quartiere Torrazzi, Gianni Francia – scomparso giovedì a 86 anni – è stato "l’uomo in più". Francia, instancabile volontario prima e dopo la pensione, ha dato la possibilità a tanti ragazzi del quartiere, e non solo, di divertirsi in sicurezza alle Baracche, un’area giochi in via Cavo Argine. Si inventava sempre qualcosa di nuovo: portò al parco un cavallino, poi un risciò artigianale che fece impazzire tutti. E intanto si prendeva cura del campo da calcio, della rampa per gli skate e delle casette che ospitavano feste di compleanno e che, in passato, erano state la scuola elementare del quartiere.
Ma c’è molto di più, nella vita di quest’uomo che ha sempre dedicato il suo tempo e le sue energie, oltre che alla sua famiglia, alla comunità. Nato tra Modena e Nonantola negli anni della guerra, nel 1936, Gianni iniziò presto a lavorare come fabbro. Andava a Castelfranco in bicicletta. Poi venne assunto alla Maserati, dove fu caporeparto per 35 anni. "Non faceva mai straordinario – ricorda la figlia Paola – perché diceva che significava rubare il lavoro agli altri".
Era segretario di una sezione del Pci: ogni estate montava la Festa de l’Unità di Navicello "perché non amava andare in ferie". Nel ’74 si trasferì ai Torrazzi e qui, arrivato il momento della pensione (aveva poco più di 50 anni) cominciò a fare il volontario alla Polisportiva Torrazzo. Poi iniziò la lunga storia con le Baracche: era lì ogni mattina, fino a sera, sempre indaffarato in qualcosa. La sua presenza, per le famiglie della zona, ha significato tanto: sapevano che i loro figli non erano soli e che c’era qualcuno pronto ’a buttare un occhio’. Ma è stata importante soprattutto per i ragazzi, che in quell’area periferica della città (siamo dall’altra parte del ponte della Nonantolana) hanno trovato un luogo sicuro e, soprattutto, sempre aperto e accogliente, dove scaricare le loro inesauribili batterie (a volte mettendo la pazienda del signor Francia a dura prova). Conclusa l’esperienza alle Baracche, Gianni ha continuato a darsi da fare: si è occupato della manutenzione del verde lungo la ciclabile, ha installato dei cestini per i rifiuti. Per tutta la vita, fino agli ultimi giorni di lucidità, ha continuato a dare l’esempio, perché per far funzionare la comunità serve l’impegno di ognuno di noi.
I funerali si terranno oggi, alle 14, partendo dalla casa funeraria Terracielo. Alle 14.30 è in programma la liturgia alla chiesa di Sant’Anna, ai Torrazzi.