
I tifosi avviano la petizione per lo stadio "Il Sassuolo deve giocare nella sua città"
I sogni, dice il proverbio, muoiono all’alba. E anche quello del tifo organizzato neroverde, di sogni, resterà tale, ma una petizione proverà a dargli tangibilità. "Perché a nostro avviso – hanno detto i rappresentanti dei ‘sic ex murice gemmae’ – uno stadio a Sassuolo è possibile: avviamo quindi una raccolta di firme che possa sensibilizzare i sassolesi sul tema". Iniziativa autonoma – nessun contatto, in proposito, né con il Sassuolo né con l’Amministrazione Comunale – presentata martedi sera a Braida, nel corso della quale il progettista Giacomo Manca ha affidato ai presenti alcune ipotesi (impianto ‘modulare’ e ‘smontabile’, capienza tra i 10 e 12 mila posti, costo 2000 euro a posto, i conti si fa presto a farli) ed i promotori hanno precisato come con la raccolta di firme, che si protrarrà fino a fine stagione prossima, si voglia gettare un sasso nello stagno".
Quella dello stadio a Sassuolo, del resto, è questione ben nota: al Ricci i neroverdi hanno giocato fino a 15 anni fa (ultima gara della stagione 200708), e solo fino a quando l’ascesa del Sassuolo griffato Mapei non li ha tolti dalla terza serie. Cinque anni di B al Braglia, a Modena, 10 al Mapei Stadium, il ‘Città del Tricolore’ di Reggio, acquistato dalla multinazionale della famiglia Squinzi che di quell’impianto ha fatto, oltre che uno stadio gioiello, anche la casa del Sassuolo. Impianto bellissimo, si è detto, ma dentro il quale ‘ci si sente ospiti’, ‘troppo grande’ e soprattutto lontano da quella Sassuolo da cui il Sassuolo si è progressivamente staccato, allentando i legami con un territorio dove il seme del tifo germoglia con grande difficoltà. "Abbiamo scelto di provarci, ad interessare la città al tema", hanno spiegato ancora i promotori, che apriranno i loro banchetti – la petizione si firma anche online – cercando di dare spessore alle istanze di una tifoseria condannata, da 15 anni, ad una trasferta e che resta convinta che "la squadra di una città deve giocare nella sua città". Di questo assunto, il tifo organizzato neroverde, proverà a convincere quanta più gente possibile, a dare forza ad un’idea suggestiva ma destinata a restare, tuttavia, un sogno di mezza estate.