MARIA SILVIA CABRI
Cronaca

I sindaci sull’accordo Aimag e Hera: "Sulle tariffe nessun cambiamento"

I primi cittadini ritengono il patto favorevole per nuovi investimenti, servizi migliori e più occupazione

I sindaci del ‘Comitato ristretto’ dei soci pubblici Aimag, Riccardo Righi, Letizia Budri, Fabio Zacchi, Marika Menozzi, Tania Meschiari e Gloriana Dall’Oglio

I sindaci del ‘Comitato ristretto’ dei soci pubblici Aimag, Riccardo Righi, Letizia Budri, Fabio Zacchi, Marika Menozzi, Tania Meschiari e Gloriana Dall’Oglio

Modena, 28 marzo 2025 – "L’accordo industriale Aimag-Hera rafforza l’azienda, tutela il patrimonio pubblico e apre a un futuro di investimenti certi, occupazione stabile e servizi efficienti". Hanno voluto fare chiarezza i sindaci del ‘Comitato ristretto’ dei soci pubblici Aimag, riuniti ieri mattina in Municipio a Carpi: Riccardo Righi di Carpi, Letizia Budri di Mirandola, Fabio Zacchi di Poggio Rusco, Marika Menozzi di Concordia, Tania Meschiari di Bomporto e Gloriana Dall’Oglio, sindaca di Quistello. Ovviamente, c’è una contropartita: "Il controllo, dal punto di vista civile e giuridico non sarà più pubblico ma passa a Hera – ha precisato il primo cittadino di Carpi -, ma ciò è controbilanciato da tutta una serie di poteri che rimangono in mano al pubblico e che riequilibrano il controllo. Un conto è il governo industriale dell’azienda e un conto è il controllo dell’operato dell’azienda. Dunque, se è vero che il governo industriale passa ad Hera, c’è però una assemblea a maggioranza con il 51% che ha il potere di controllare l’operato dell’azienda, approvare il bilancio, stabilire le sedi, e un collegio dei sindaci con un ruolo di garanzia. Dunque, non è vero che il 51% non conta nulla (il riferimento è alle parole dell’ex sindaco di Mirandola Luigi Costi): ovvio che in tale contesto la politica ha però una responsabilità molto alta e garantire un elevato livello di vigilanza e attenzione".

Un altro elemento evidenziato riguarda le tariffe per i cittadini: "Le tariffe per i servizi sono e resteranno competenza dei sindaci e degli enti locali, e il valore è calcolato in base al costo del servizio. Quindi nessun gestore può lucrare sulle bollette e non sarà questo il caso". Ma cosa prevede l’accordo? "Un aumento di capitale attraverso il conferimento ad Aimag, da parte di Hera, di circa il 45% di una NewCo, alla quale saranno trasferite le attività del servizio idrico integrato della provincia di Modena attualmente gestite esclusivamente da Hera. L’acquisizione delle quote della società avverrà attraverso l’immissione di nuove azioni di Aimag, e quindi con aumento di capitale, portando a un riequilibrio degli assetti societari e mantenendo la maggioranza di quote pubbliche in assemblea, pari al 51%. In questo modo – hanno rimarcato Budri e Zacchi – si prefigura un unico polo modenese nel ciclo idrico. Inoltre sarà possibile realizzare un piano di investimenti complessivo, nel periodo 2025-2028, superiore a 250 milioni di euro, destinato a tutti i servizi gestiti da Aimag". E sarà Aimag stessa (e non la NeWCo) a partecipare alla "gara dell’idrico, per dare protagonismo ad Aimag per la provincia di Modena".