REDAZIONE MODENA

"I riscontri fisici provarono le violenze sessuali Minori attendibili, Donati operò correttamente"

Il legale della psicologa: "Nonostante le richieste di revisione, i condannati in via definitiva restano tali"

"Gli abusi sessuali a danno dei vari minori (11 complessivamente) sono stati accertati giudizialmente dai periti medici nominati dal Tribunale o dalla Procura, così come l’attendibilità dei minori a rendere idonea testimonianza è stata ritenuta sussistente – non da Valeria Donati – ma dai vari periti nominati in sede di incidente probatorio dal Tribunale".

A dirlo è Vittorio Lugli, avvocato della psicologa Valeria Donati (nella foto in un fermo immagine della docu-serie Veleno), il cui operato è stato messo in discussione dopo il podcast Veleno che ha ’riaperto’ il caso dei pedofili della Bassa di 20 anni fa.

Nella serie tv su Amazon Prime la dottoressa Donati parla, per la prima volta ampiamente, della vicenda difedendo il suo operato.

Ieri, di fronte alle nuove rivelazioni del bambino ’zero’ che si dice certo di aver inventato tutto, ha diffuso tramite il suo legale una lettera in cui ripercorre la vicenda con varie precisazioni: "La dottoressa Donati – si legge – non è mai stata consulente del PM (o di altre parti processuali) nelle vicende della Bassa Modenese, ma è stata, al pari di tanti altri soggetti (come dà atto la sentenza della Corte di Appello di Ancona) un testimone nei vari processi.

Nessuna censura circa le metodologie utilizzate allora dalla dottoressa Donati, e dai Servizi Sociali di Mirandola, è stata mai riscontrata o certificata: nessuna responsabilità professionale per dolo, negligenza o altro è mai stata riconosciuta in capo alla Donati né in sede penale, né in sede civile, nonostante tutti i proclami sempre sbandierati".

Anzi, sottolinea l’avvocato, "nella sentenza ultima, la Corte di Ancona dedica una piccola parte anche a Valeria Donati per la quale evidenzia che ’essere giovani’ non significa essere inesperti e non evidenzia alcuna censura circa l’operato della medesima.

Oggi Davide (Galliera, ndr) – si legge ancora – è libero di esprimere quello che pensa, ma i riscontri fisici e tutti gli accertamenti svolti allora hanno portato alle pesanti condanne definitive per 11 imputati.

E nonostante tutte le richieste di revisione i condannati in via definitiva – perché di questo si tratta – rimangono tali per i fatti accertati".

Da ultimo, la diffida ad accostare il nome della Donati a vicende come Bibbiano (spesso messa in relazione a quella dei pedofili della Bassa modenese, ndr), che "possano ledere l’onorabilità, la dignità e la persona di questa professionista che si è limitata a fare il proprio mestiere in un contesto di sofferenze e degradi sociali.

La dottoressa Valeria Donati non ha mai prestato attività per il comune di Bibbiano e non ha alcun coinvolgimento con la vicenda Bibbiano. Inoltre non ha mai avuto rapporti con la Hansel e Gretel di Claudio Foti e non ha mai collaborato con Claudio Foti".

r.m.