GIANPAOLO ANNESE
Cronaca

I residenti sorpresi : "Quella strada aiuterebbe tutto il quartiere"

Elia Mazzotti (primo a destra nella foto), residente e membro di Mo Basta Cemento, definisce quello della giunta un "autogol...

Elia Mazzotti (primo a destra nella foto), residente e membro di Mo Basta Cemento, definisce quello della giunta un "autogol...

Elia Mazzotti (primo a destra nella foto), residente e membro di Mo Basta Cemento, definisce quello della giunta un "autogol...

Elia Mazzotti (primo a destra nella foto), residente e membro di Mo Basta Cemento, definisce quello della giunta un "autogol laddove congela una nuova strada per non consumare suolo vergine, ma poi autorizza 36 abitazioni su un’area dove è presente un bosco spontaneo, senza tener conto di tutti i cantieri che sono sorti nell’area, sempre su suolo vergine. Si dice che non si vuole appesantire il traffico in via Fratelli Rosselli per la presenza di scuole ma il problema riguarda allora anche via Panni. La scuola di via Fratelli Rosselli è privata, gli studenti che la frequentano sono solo in minima parte residenti e molti vengono accompagnati con la macchina. L’attraversamento di via Panni tocca l’accesso alle scuole presenti all’interno del parco Amendola, scuole d’infanzia, primarie e medie, così come l’accesso alla polisportiva o alla parrocchia di Saliceta e molti ragazzi e bambini si spostano a piedi o in bicicletta attraversando proprio via Panni a tutte le ore e tutti i giorni". Inoltre fa presente Mazzotti "via Panni non può essere più considerata una strada ad alto scorrimento: sono stati realizzati dei dossi, il traffico si è sfoltito, sono state realizzate delle rotatorie. In molti scelgono già ora alternative e lo stesso stradello san Giuliano è una delle vie più utilizzate negli orari di punta pur essendo stretta".

Mazzotti comunque non ne fa una battaglia della vita: "Semplicemente dico che se lo stradello non si fa, rimane comunque da risolvere un problema di viabilità su via Panni, e sono favorevole al non consumo di suolo per lo sviluppo di quel tratto: pare assurdo che nel 2025 siamo ancora qui a pensare dove spostare il traffico e non come annullarlo in una visione di mobilità sostenibile".

Anche Cristina Martinelli è residente ed è l’amministratrice del gruppo Facebook ‘Noi del parco Amendola’ sottolinea come "il paradosso è che si parla di volere tutelare 80 metri di campi coltivati a maggese e intanto si distrugge un bosco urbano spontaneo. Così come viene confermata una rotonda dove non ci sarà più una strada. Il collegamento in questione non è utile solo a chi abita nel quartiere, ma va tenuto conto che le nuove misure di sicurezza per il transito del treno determineranno un allungamento dei tempi di chiusura delle sbarre, creando disagi in via Morane, strada Contrada, via Fratelli Rosselli, via Panni. Stiamo parlando di un quartiere dove insistono l’asilo il Melograno, le scuole Pisano, buon Pastore e Lanfranco. E dove ci sono due chiese, sempre separate da via Panni dove l’attraversamento degli studenti è pericoloso. La verità è che si sta asfaltando il percorso partecipato che va avanti da 4 anni, al quale come quartiere abbiamo diligentemente partecipato. Il quartiere ha sempre partecipato al massimo dando idee e risolvendo problemi che di volta in volta si presentavano, quindi se sì blocca una cosa si deve bloccare tutto".

g.a.