Alta ristorazione in abito lungo ieri sera agli Arcimboldi di Milano, per la presentazione della Guida ai 1000 Ristoranti d’Italia dell’Espresso 2025. Una pubblicazione profondamente ripensata, che ha svelato i 1000 ristoranti del Belpaese censiti in guida, secondo i pareri del curatore Andrea Grignaffini, del vice Alberto Cauzzi e dei 50 ispettori in forma anonima. 70 nuovi ingressi e tante riconferme, tra grandi classici, insegne innovative ed etniche. L’Osteria Francescana sul podio più alto, con 19,5 ventesimi e 5 Cappelli: "Tre decenni nei quali Bottura ci ha dimostrato che nulla è impossibile in cucina…Un ‘tutto’ al massimo grado, anche in quest’ultimo menu", pari merito con Le Calandre di Massimiliano Alajmo, Piazza Duomo di Enrico Crippa, Reale di Niko Romito. Ma alla Francescana va anche il Premio Speciale come Miglior piatto dell’anno, con: "Da Gragnano a Bangkok". Ed ecco come è andata per gli altri modenesi. Il nuovo ingresso in città è il ristorante Patrizia, che prende 1 Cappello e 15,5/20: "preparazione e presentazione che affascina, con Tommaso Zoboli, che ha passione e talento da vendere …". Cappello conquistato anche dall’Erbavoglio di Fabio Vandelli e Veronica Maldonado, che sale a 15/20 "una filosofia vegetariana e vegana che convince…"; mentre il Grano di Pepe di Ravarino di Rino Duca è stabile a 15/20 "…un cuoco esploratore dall’animo siculo, innamorato delle campagne modenesi". 2 Cappelli attribuiti all’Erba del re che sale di ½ punto e va a 16/20 "…cucina d’impianto contemporaneo e autoriale"; a Franceschetta 58 (che sale a 16) "succulenti sapori emiliani riletti in chiave contemporanea, da Francesco Vincenzi, allievo del sommo Bottura"; e al Cavallino di Maranello, stabile a 16/20 "grazie ai piatti dell’ottimo Riccardo Forapani, animati dall’intenzione di non tradire l’Emilia culinaria e i suoi dogmi". 3 Cappelli attribuiti Al Gatto Verde, guidato da Jessica Rosval, che sale a 17/20 "Fiamme e fumo che si legano a un concettualismo e a tecniche d’avanguardia"; e ad Alto a Fiorano (17/20), vera rivelazione, "ingredienti e prodotti dall’Alto Appennino alla Bassa, per la cucina in costante movimento di Mattia Trabetti".
Poi la seconda parte della guida, dove troviamo le insegne che non hanno ‘ancora’ voti né Cappelli, limbo blasonato per chi ha le carte in regola: a Modena Hosteria Giusti, a Nonantola Nunziadeina, a Finale Emilia Entrà e La Fefa, a Campogalliano I Laghi.
Luca Bonacini