I danni a Castelfranco Sei famiglie evacuate e lunghi black out Agricoltura in ginocchio

Un centinaio le richieste di intervento con disagi diffusi sul territorio. Strage di alberi e zone allagate anche a Nonantola e San Cesario. La grandine ha distrutto pereti e vigneti: "Colpo di grazia".

I danni a Castelfranco  Sei famiglie evacuate  e lunghi black out  Agricoltura in ginocchio

I danni a Castelfranco Sei famiglie evacuate e lunghi black out Agricoltura in ginocchio

Notte in bianco quella tra lunedì e ieri per il sindaco di Castelfranco Emilia, Giovanni Gargano, che ha seguito da vicino le operazioni di soccorso dopo la tromba d’aria con grandinata che si è abbattuta sul paese e le sue frazioni. "A livello di abitazioni – spiega il primo cittadino – ci risultano due case divelte e tre appartamenti allagati per perdite dal tetto. Sei sono i nuclei familiari che hanno dovuto passare la notte in albergo, ma due sono di prossimo rientro. Per altri quattro nuclei familiari, invece, ovvero una decina di persone, la permanenza fuori casa dovrà purtroppo continuare anche nei prossimi giorni". Gargano poi continua con il bilancio impietoso di questo dramma. "Solo nella giornata di lunedì siamo accorsi su 85 richieste di intervento. Un’altra quindicina si sono aggiunte oggi (ieri, ndr). Una cinquantina sono i volontari di Protezione Civile attualmente impegnati, cui si aggiungono una ventina di tecnici comunali, tutto il corpo della Polizia locale e i vigili del fuoco". Un altro problema che ha creato non pochi disagi è quello degli allacciamenti alla linea elettrica, che sono saltati un po’ a macchia di leopardo in vaste zone del territorio. "Lunedì – prosegue Gargano – avevamo più di 1.000 utenze alle quali non arrivava la corrente. Oggi (ieri, ndr), erano rimaste una 70ina di situazioni da risolvere. I tecnici Enel, insieme ad Hera, stanno lavorando incessantemente". Quanto alle criticità sulle strade, permangono i problemi su Corso Martiri perché la sfera parafulmine sul campanile è pericolante e oggi è previsto l’intervento dei vigili del fuoco per la messa in sicurezza. Si sta lavorando anche alla rimozione delle due querce che ostruiscono completamente il passaggio lungo via Panzano. Si affaccia intanto, seppure ancora informalmente, la questione del risarcimento danni. Lo stesso sindaco conferma: "Abbiamo già iniziato la ricognizione per quanto riguarda la parte pubblica. Per i cittadini e le imprese, si invitano tutti coloro che hanno subito danni a segnalarli inviando una mail a segnalazioni.danni@comune.castelfranco-emilia.mo.it". Piange naturalmente anche l’agricoltura con danni estesi fino alla Bassa modenese. Coldiretti denuncia danni ingenti ad albicocche, pesche, susine, pere e vigneti, nonché ad erba medica, barbabietole, sorgo e frumento. "La grandine si è abbattuta su un comparto, quello frutticolo, già pesantemente provato dalle gelate tardive, dalle eccessive piogge di maggio e dai numerosi problemi fitosanitari". Di "colpo di grazia" parla anche la Cia: "E’ un’annata agraria da dimenticare". Il raggio dei danni con ’epicentro’ Panzano e Rastellino, si è esteso fino a Cavazzona e Madonna della Provvidenza, per arrivare anche nei comuni vicini, a San Cesario e Nonantola. A Nonantola, come confermato dalla sindaca Federica Nannetti, ci sono stati sottopassi allagati, un quartiere senza corrente, rami e frasche a intralciare la viabilità su molte strade. "Al momento – spiegava ieri – rimane ancora chiuso solo il sottopasso di via Mislè perché l’acqua non è ancora scesa sotto il livello di pericolosità". Da San Cesario il sindaco Francesco Zuffi conferma: "Abbiamo avuto circa una decina di alberi abbattuti dal vento, che sono in corso di rimozione in queste ore. Diverse zone pubbliche e private sono state allagate". Marco Pederzoli