
di Valentina Reggiani
"Sono tornato ad essere ufficialmente un medico e ne sono felice. Non che in questo anno e mezzo non lo fossi, perchè nessuno potrà mai togliermi ciò che mi sono guadagnato con tanta fatica e impegno e che ormai, dopo 50 anni di professione, è tatuato nel mio Dna. Cosa mi aspetto ora? Che ai dipendenti vengano restituiti tutti i pregressi stipendi da che sono stati sospesi e che ai liberi professionisti venga riconosciuto il mancato guadagno e la perdita della clientela, oltre al danno di immagine che abbiamo subito".
Così il dottor Marco Maggi, noto dentista modenese, interviene sul recente reintegro sul posto di lavoro dei medici no vax. "Nonostante le difficoltà il nuovo Governo ha fatto con delicatezza le cose giuste. Ad oggi io non sono mai entrato in contatto con il virus e lo dimostrano le analisi ematiologici ripetutamente fatti; pertanto non avrei mai potuto trasmetterlo ai miei clienti, come è spesso capitato invece ai vaccinati e non è solo questione di fortuna".
Maggi si trova attualmente in Brasile, dove era ‘volato’ a seguito della sospensione.
"Appena rientrerò a Modena riprenderò a lavorare – afferma – Non sapevo se il Governo mi avrebbe reintegrato prima della fine dell’anno o - come avevano paventato - solo a partire da gennaio. Per questo motivo sono venuto in Brasile ed ora porterò a termine alcuni impegni lavorativi che ho assunto poi, col nuovo anno tornerò a Modena a riprendere il mio lavoro. Ho dovuto chiudere lo studio medico dal primo luglio 2021 al 2 novembre 2022 - spiega il dentista –; diciotto mesi che hanno portato ad una perdita a livello economico non indifferente ma soprattutto sono stati pesanti dal punto di vista morale e psicologico. Ho fatto una scelta di vita che mi è costata tantissimo non solo in termini economici e non soltanto a me ma anche a mia moglie che lavorava con me. Non sottovalutiamo poi – continua – il danno di immagine; sono stato massacrato perchè ci ho messo la faccia ma era giusto farlo perchè ho rispettato ciò che reputavo giusto. Reputo inutile scaricare sui no vax la responsabilità di eventuali contagi: gli stessi produttori di vaccini, quindi Pfizer, Moderna hanno dovuto fare una retromarcia dicendo che i vaccini non solo non immunizzano, ma non proteggono neppure dal contagio".
"Questo via libera – conclude Maggi – che oggi ci permette di tornare al lavoro è un atto dovuto e dovuto in ritardo: i medici non erano da sospendere. E’ emerso con chiarezza che i non vaccinati non potevano causare alcun danno poiché il contagio è andato avanti tra i vaccinati. I clienti? Ne ho persi tanti perchè nel frattempo si sono trovati un altro dentista ma non li condanno: a me, fino ad ora, non è stato permesso di lavorare. Sicuramente per un medico il non poter curare il proprio paziente rappresenta comunque una sconfitta ma ora cerco di guardare avanti".