
Sperimentazione nel Modenese per 40 famiglie. De Pascale: "Si apre una nuova stagione per l’energia"
di Eugenio TangeriniCASTELFRANCO (Modena)"Quando si parla di energia – spiega Michele de Pascale – bisogna sempre rispondere a tre domande: quanto costa, come procurarsela, che impatto ha sulla sicurezza". Dalle risposte dipendono le scelte strategiche, specie in quest’epoca incerta: "Rischiamo di passare dalla domanda diffusa di sostenibilità alla rinuncia ad ogni ambizione, un atteggiamento che l’Europa e l’Italia non possono permettersi". Il presidente della Regione parla quasi da tecnico fra i tecnici, attorniato dallo stato maggiore del gruppo Hera, in un’occasione importante: l’avvio della terza fase di una sperimentazione che a Castelfranco immette nella rete domestica di una quarantina di famiglie, fino al 3 aprile, una miscela inedita di gas naturale e idrogeno al 5%.
È la prima esperienza del genere in Italia, risultato di un protocollo sottoscritto da Inrete distribuzione energia (gruppo Hera), ministero dell’Ambiente e Comitato italiano gas. Chiaro l’obiettivo: dare un contributo concreto alla decarbonizzazione. Il prossimo passo sarà testare funzionalità e sicurezza del composto, creando le condizioni per alzare la quantità di idrogeno green fino al 10%, probabilmente già a dicembre.
De Pascale incalza gli esperti con le domande e si muove a suo agio nel cantiere, tra un centinaio di bombole da 40 litri, accanto alle cabine in cui la pressione della miscela viene drasticamente ridotta da 200 bar a 20 millibar, per poterla appunto immettere nelle tubature interrate che servono il comparto.
Alla fine del sopralluogo emerge un concetto fondamentale: in Italia una rete capillare del gas c’è già: vale la pena sfruttarla con logica green. Certo, questo è solo un primo passo, ma il territorio mostra attitudini pionieristiche. A cominciare dai cittadini di Castelfranco, che come ricorda il sindaco Giovanni Gargano hanno detto subito sì all’esperimento, avviato nel 2021 con una miscela al 2% di idrogeno: "Non pretendiamo di salvare il mondo partendo da qui, ma vogliamo dare un contributo alla tutela dell’ambiente. Con un certo coraggio, forse, ma confidando nelle migliori competenze". "Si apre una strada interessante per tutto il Paese", sottolinea il presidente della Regione. "Miscelare gas e idrogeno nella rete di distribuzione consente di abbattere le emissioni e in prospettiva di ridurre i costi. È motivo di orgoglio che l’iniziativa sia resa possibile da Hera, e quindi dall’attitudine di molti Comuni della regione a unire le forze".
Soddisfatto Orazio Iacono, amministratore delegato del gruppo Hera: "L’idrogeno è fondamentale per il futuro del sistema energetico europeo. Siamo già un operatore primario del settore, con un modello industriale che coniuga crescita e sostenibilità. Il nostro ruolo è cambiato negli anni: da distributori di commodity a protagonisti della transizione. Il piano 2024-2028 prevede 2,5 miliardi di euro di investimenti su 5,1 complessivi, con una forte spinta all’innovazione. Proprio in questo territorio, fra l’altro, produrremo idrogeno verde da energia elettrica solare. Spingere sulle rinnovabili non è solo un tema di sostenibilità, ma di competitività del Paese".
Plaude anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, ringraziando in una nota le famiglie interessate, insieme con gli interlocutori tecnici e istituzionali: "Oggi in provincia di Modena si sperimenta una soluzione davvero innovativa. La nostra strategia guarda all’idrogeno per contribuire alla decarbonizzazione. Ne beneficeranno in particolare industria e trasporti, ma la novità può essere positiva anche per i cittadini".