Manca poco alla presentazione ufficiale della 70° Guida Michelin Italia e Modena lucida gli ottoni per essere pronta ad accogliere il Gotha della ristorazione stellata del Belpaese, mentre viene presentata una ricerca commissionata a JFC, che rivela quanto la ristorazione stellata possa incidere sull’economia di un territorio.
I risultati relativi a Modena e all’Emilia-Romagna dell’indagine ’Taste tourism: impatto economico dei ristoranti stellati Michelin sul territorio nazionale’, sono stati presentati in Municipio, insieme al sindaco di Modena Massimo Mezzetti, al presidente della Camera di Commercio di Modena, Giuseppe Molinari, allo chef patron di Osteria Francescana e Casa Maria Luigia Massimo Bottura e al direttore di Apt Servizi Emilia-Romagna, Emanuele Burioni. Il primo dato di rilievo è il valore complessivo dell’indotto economico dei ristoranti stellati Michelin, che in Italia ammonta per il 2023 a 439 milioni di euro con una previsione per l’anno in corso di 498 milioni. La scelta di indicare Modena, come sede dell’esclusiva presentazione nazionale, lascia intuire che il paniere agroalimentare della città di Luciano Pavarotti ed Enzo Ferrari, forte di ben 23 prodotti enogastronomici certificati IGP e DOP (sui 44 totali della nostra regione), molti dei quali riportano la dicitura ‘di Modena’ con una forte connotazione territoriale, abbia avuto un certo peso.
Modena è la seconda città in Italia per valore dei prodotti tipici certificati, con un valore complessivo di 841 milioni di euro (dato 2023), a cui si aggiungono i risultati della ricerca effettuata da JFC, che confermano quanto la ristorazione stellata sia stata in grado di alimentare nel territorio modenese un indotto con numeri di assoluto rilievo. L’analisi, che ha preso in considerazione 238 ristoranti stellati Michelin, 396 strutture ricettive (hotel da 3 a 5 stelle lusso, relais, masserie, locande, alloggi di charme, dimore storiche, agriturismi) e 201 negozi/attività di vario genere (bar, negozi gourmet, enoteche), ha evidenziato che in Emilia Romagna gli stellati nel 2023 hanno generato un indotto di 28,5 milioni di euro, di cui 8,1 a Modena, che balza cosi in testa alla classifica regionale, davanti a Bologna (5,9 milioni) e Forlì-Cesena (4,2 milioni). Denso di contenuti anche il dibattito che ne è seguito. "L’ingrediente più importante per il cuoco del futuro è la cultura. La cultura genera conoscenza e la conoscenza porta al senso di responsabilità – ha affermato Massimo Bottura –. Un cuoco di cultura esce dalla cucina, parla con il mondo intero e racconta cos’è il suo ristorante, una bottega rinascimentale, dove si fa cultura ogni giorno, raccontando i contadini, i casari, gli allevatori, i pescatori, gli artigiani e le eccellenze di un territorio. La Michelin lavora su questo, sulla territorialità. Dobbiamo costruire ponti e i nostri prossimi step dovranno essere l’idea di un distretto più ampio, senza steccati, continuando a fare formazione. A Casa Maria Luigia vedo il mondo che viene a Modena, arrivano qui e vogliono vivere l’esperienza della campagna modenese, mi chiedo tutti i giorni perché. Anche David Beckham mi guardò e mi disse: ’È un paradiso’. L’uomo è sempre alla ricerca di spazi ampi e di libertà.
Il Tortellante rappresenta la nostra idea di società, dove al centro ci sono le due categorie che oggi sono più marginalizzate, le donne sole e i ragazzi con sindrome genetica, che hanno un posto dove stare e mentre fanno tradizione, portano a casa il frutto del loro lavoro".
Il sindaco di Modena Massimo Mezzetti ha affermato: "L’enogastronomia è un fattore culturale, rappresenta la capacità di saper coniugare cultura, arte ed eccellenze enogastronomiche, su questa traiettoria lavoreremo e investiremo quanto possibile". Emanuele Burioni, Direttore di Apt Emilia-Romagna, ha concluso: "Condivido in pieno quello che ha detto Massimo Bottura, un pensiero ampio, profondo, concreto, che rappresenta il manifesto culturale di ciò che dovrebbero essere i nostri prossimi passi, come regione e come operatori del settore".