Era soltanto lo scorso luglio quando il nuovo numero telefonico della Guardia Medica (800 032 032) – gratuito e unico su tutto il territorio provinciale – entrò in vigore. Una novità che in soli due mesi ha già generato numeri significativi, così come confermato nel primo bilancio: lente di ingrandimento alla mano, da luglio sono state 20.106 le telefonate prese in carico e, di queste, la maggioranza (circa il 60-65%) si è conclusa con una consulenza telefonica. Soltanto nel 25-30%, invece, con una visita ambulatoriale e nel 5-10% con visite domiciliari; la parte restante delle telefonate, tra l’1 e il 5%, ha portato all’attivazione del 118, a dimostrazione della capacità della rete di attivare la risposta più appropriata in base al tipo di bisogno.
Risposte diverse, quindi, ma in arrivo da un’unica "porta d’accesso" alla guardia medica: il grande obiettivo, infatti, è quello di recuperare efficienza ed appropriatezza nella presa in carico dei pazienti arrivando, in maniera progressiva e con un accompagnamento graduale dei cittadini, verso questi nuovi modelli di servizi, che distinguono i percorsi di cura per le emergenze da quelli delle urgenze non tempo-dipendenti e da quelli dei bisogni non urgenti, che sempre di più dovranno essere caratterizzati da prossimità di cura e riduzione dei tempi d’attesa. Ed è proprio il dottor Davide Fornaciari, uno dei team leader della Centrale, a raccontare i benefici che la nuova orgnizzazione ha generato. "Il nuovo servizio attivato da luglio prevede un numero unico, e questa è la prinicipale novità. I pazienti potranno così mettersi in contatto con dei medici, i quali prima offriranno una consulenza telefonica e poi li indirizzeranno verso il servizio più opportuno – spiega –. Parliamo quindi di un’organizzazione diversa dal passato, più centrale, che permette un controllo e una risposta differente. Così si otterrà una maggiore standardizzzione delle consulenze e dei percorsi per alcune patologie urgenti: penso, ad esempio, alle cure palliative o ad alcuni pazienti che hanno bisogno di assistenza urgente domiciliare o ambulatoriale".
Non è finita. "L’accesso al servizio di continuità assistenziale è possibile nelle ore in cui il medico curante non è disponibile, quindi durante le ore notturne o durante i giorni festivi: è importante effettuare una telefonata, perché sarà proprio il medico con cui si parlerà che avrà il compito di aiutare il paziente a capire e a risolvere il problema, indirizzandolo all’ambulatorio più vicino o nell’orario piu opportuno, per permettere così una migliore organizzazione ed evitare assembramenti o lunghe attese".