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"Gruppo Fabbri, sarà il miglior anno di sempre"

Vignola, l’ad Stefano Pellegatta: "Pronti a nuove sfide. Manterremo tutti i posti di lavoro". E intanto l’azienda si prepara al 75esimo anniversario

L’Ad Stefano Pellegatta guarda al futuro dell’azienda «Siamo pronti alle nuove sfide»

L’Ad Stefano Pellegatta guarda al futuro dell’azienda «Siamo pronti alle nuove sfide»

Lo dice sottovoce perché è una persona concreta e molto concentrata sul tanto che c’è ancora da fare, ma i numeri sono molto chiari: l’anno che sta per chiudersi sarà il più redditizio in tutta la storia di Gruppo Fabbri, l’azienda di Vignola oggi player mondiale (esporta in 100 Paesi) nel settore del packaging, specializzata nella produzione di macchine per il confezionamento e di film plastici per alimenti. A testimoniare che le cose si stanno mettendo nel verso giusto è Stefano Pellegatta, brianzolo, 46 anni, dal primo dicembre 2022 amministratore delegato di Gruppo Fabbri e con un’esperienza alle spalle che lo ha visto alla guida di una quindicina di aziende in mezza Europa.

Dott. Pellegatta, partiamo dal territorio. Oggi la proprietà crede ancora nello sviluppo a Vignola del Gruppo Fabbri?

"Lo dico da persona che, pur avendo famiglia a 250 km di distanza, trascorre qui la settimana lavorativa: per noi Vignola rimane fondamentale. Qui resterà il quartier generale dell’azienda. Non vorrei però che ciò fosse percepito come qualcosa di scontato, tanto che inizialmente tutti noi, da me ai dipendenti, abbiamo dovuto superare quella normale diffidenza che nasce quando arriva un nuovo amministratore. Ora ci siamo conosciuti meglio e siamo arrivati a una consapevolezza diffusa sul fatto che non bisogna sedersi sulla gloriosa storia del gruppo, ma essere sempre aperti alle nuove sfide del mercato".

Oggi i conti tornano?

"Non mi piace dirlo troppo ad alta voce affinché non passi un messaggio sbagliato, ma stiamo comunque per chiudere l’anno più redditizio in tutta la storia del Gruppo, che avrà un Ebitda (margine operativo lordo) attorno ai 20 milioni di euro, rispetto ai 16,2 del 2023, ai 14,9 del 2022 e alla media storica di 12 – 13 milioni".

La guerra in Ucraina vi ha messo in difficoltà?

"Proprio di recente, anche noi siamo rimasti vittime delle sanzioni imposte dalla Ue alla Russia. Fino al 26 settembre scorso potevamo commercializzare i nostri film anche in Russia, ma con il 14esimo pacchetto di sanzioni, anche questi prodotti sono stati inclusi, secondo me senza una ragione logica. Proprio per l’interruzione dei rapporti con la Russia, dove comunque conserviamo ancora un ufficio commerciale, abbiamo dovuto ricorrere alla cassa integrazione straordinaria che ad oggi coinvolge una decina di dipendenti. Ma abbiamo già progetti di riassorbimento di questi all’interno dell’azienda".

L’occupazione sarà quindi garantita a tutti?

"Sì, vogliamo mantenerci stabili a livello di numero di dipendenti anche per i prossimi anni. Oggi come Gruppo abbiamo 410 dipendenti diretti, di cui 285 a Vignola".

Come si vincono le sfide sulla concorrenza?

"Con la qualità e la rapidità di reazione, la sicurezza e il servizio. Ma soprattutto con persone consapevoli e che sappiano lavorare con reciproca fiducia. Senza entrare troppo nei particolari, siamo in grado di garantire una elasticità e una uniformità di prodotti e servizi che altri non hanno".

Nel 2025 il Gruppo festeggerà i 75 anni. Come lo celebrerete?

"Ci stiamo lavorando: non sono in grado di fare anticipazioni ma sono sicuro che la città di Vignola se ne accorgerà".

A proposito di città, come vede Vignola?

"Se devo essere sincero, ha molto potenziale a livello gastronomico e paesaggistico, e apprezzo molto l’ospitalità e vivacità delle persone. Un po’ di manutenzione in più sarebbe necessaria però, per non farla decadere.

Marco Pederzoli